Luciana Savignano rimonterà per
Nicoletta Manni, nominata da poco étoile alla Scala come fu lei,
La luna, assolo che Maurice Béjart modellò su di lei 1976
sull'adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann
Sebastian Bach.
L'annuncio è arrivato dalla Scala oggi nel giorno in cui
Savignano compie ottant'anni.
"In questo giorno così speciale - spiegano dal teatro -, il
Corpo di Ballo, il Direttore Manuel Legris, il Sovrintendente
Dominique Meyer e tutto il Teatro alla Scala rivolgono un
omaggio affettuoso a una grande étoile, icona della danza e musa
dei più grandi coreografi del nostro tempo, protagonista della
vita scaligera sin dalla Scuola di Ballo e nelle più prestigiose
produzioni in cui ha lasciato un segno indelebile".
"Tra le più versatili protagoniste della danza Luciana
Savignano unisce dolcezza e temperamento in un connubio unico e
cosi raro da affascinare coreografi, critici e pubblico di tutto
il mondo, in una continua ricerca e curiosità artistica che la
porta ancora oggi ad abbracciare nuovi progetti, nuove
creatività, e a seguire tutte le produzioni del nostro Corpo di
Ballo che tante volte ha portato in scena, e i titoli
contemporanei, sempre attenta alle nuove energie creative di
cui è stata ed è tuttora interprete. Una carriera - le è
riconosciuto - prestigiosa e una esperienza artistica unica che
va trasmessa alle nuove generazioni". Ed è "in quest'ottica" che
la Scala annuncia il suo ritorno con "un simbolico passaggio di
testimone" a Manni.
La Luna verrà andrà in scena il prossimo 19 aprile
all'interno del Gala Fracci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA