Con una mozione votata a
maggioranza il Consiglio regionale della Lombardia esprime
"massima solidarietà a tutte le Forze dell'ordine" e una "ferma
condanna a chi, snaturando i principi democratici, confonde la
libertà di esprimere il proprio pensiero col diritto di impedire
agli altri di esprimerlo". Ma in Aula è bagarre, con il
capogruppo del M5s Nicola Di Marco che viene espulso dopo aver
occupato i banchi della giunta e dopo alcuni momenti di tensione
specie con l'assessore alla Sicurezza Romano La Russa.
La mozione, primo firmatario il leghista Davide Caparini,
arriva dopo i fatti di Pisa ma anche quelli di via Padova a
Milano dove ci sono stati attimi di tensione tra la polizia e i
manifestanti che "volevano impedire la presentazione del libro
dell'europarlamentare Silvia Sardone".
"La sinistra è sempre dalla parte sbagliata - commenta
Caparini - non c'è stato ancora alcun tipo di solidarietà in
merito all'aggressione violenta da parte dei centri sociali alla
polizia e ai pacifici manifestanti di via Padova, ma anche alla
Sardone che presentava il suo libro. Ricordo che l'aggressione
ha portato a due poliziotti feriti che sono stati ricoverati per
lesioni, oltre alle innumerevoli offese che hanno dovuto subire.
E questo è inaccettabile".
Il consigliere di Avs Onorio Rosati era in via Padova: "Ho
deciso di osservare tutte le manifestazioni indette perché
nell'ultimo periodo ci sono limitazioni della libertà di
manifestare - spiega -. La mozione era strumentale. Chiedere
solidarietà alle forze dell'ordine senza avere chiarezza di chi
sono stati i responsabili delle aggressioni è irricevibile e
inaccettabile".
"Ho scelto di esprimere, con questo gesto simbolico e
pacifico di disobbedienza civile, occupando i banchi della
giunta, la mia vicinanza a tutte le persone che manifestano oggi
e che manifesteranno domani - conclude Di Marco -. Spiace che
questo abbia agitato gli animi di alcuni esponenti della
maggioranza, in particolare dell'assessore La Russa".
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