Con una cerimonia in piazza Diaz a
Milano, davanti al Monumento al Carabiniere, sono stati
commemorati questa mattina il generale Carlo Alberto Dalla
Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente della scorta
Domenico Russo, uccisi 42 anni fa da Cosa Nostra in via Carini a
Palermo.
Alla deposizione delle corone di fiori erano presenti, tra
gli altri, il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe
Valditara, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il procuratore
Marcello Viola, il questore Bruno Megale e il prefetto Claudio
Sgaraglia.
Il sindaco lo ha ricordato, a margine della ricorrenza, come
"uno dei pochi italiani che è riuscito a lottare con intensità
sia contro la mafia che contro il terrorismo" e che "ha avuto un
passaggio importante da Milano, la Pastrengo".
Il generale Riccardo Galletta, nuovo comandante
dell'Interregionale carabinieri Pastrengo di Milano ha
sottolineato che nel capoluogo lombardo Carlo Alberto Dalla
Chiesa ha lasciato "una traccia profonda, soprattutto in quegli
anni che erano quelli della lotta che lui ha combattuto contro
il terrorismo, che si affianca alla sua grande opera, quella
della lotta alla criminalità organizzata". "In realtà - ha
aggiunto - questa stessa ricorrenza l'ho vissuta da comandante
di gruppo a Palermo per il ventesimo anniversario, da comandante
di legione a Palermo per il trentacinquesimo, da comandante
interregionale per Calabria e Sicilia per il quarantesimo
anniversario. A Milano il generale Dalla Chiesa era
particolarmente legato e peraltro io indegnamente ricopro oggi
quello che è stato il suo ruolo".
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