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Chiuse le indagini sulle curve di San Siro, anche il capitolo sul consigliere Palmeri

Chiuse le indagini sulle curve di San Siro, anche il capitolo sul consigliere Palmeri

Avviso a 11 persone. Anche tranche corruzione su consigliere

MILANO, 04 febbraio 2025, 10:51

Redazione ANSA

ANSACheck
Manfredi Palmeri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Manfredi Palmeri - RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è anche il consigliere regionale e comunale Manfredi Palmeri tra gli undici indagati che hanno ricevuto dalla Procura di Milano l'avviso di chiusura indagini nell'ambito dell'inchiesta 'Doppia Curva'. È accusato di corruzione tra privati, assieme a Gherardo Zaccagni, imprenditore che gestiva i parcheggi fuori da San Siro, e a una terza persona.

Palmeri è indagato, come era già emerso a settembre col blitz nella maxi indagine di Polizia e Gdf, in qualità di componente "del consiglio direttivo della M-I Stadio", società concessionaria "per la gestione e l'uso dello stadio Meazza". Per l'affidamento della gestione parcheggi a Zaccagni e alla sua Kiss&Fly srl, "durante i concerti" nel 2024, Palmeri, secondo i pm, avrebbe avuto un quadro di un artista cinese del valore di "11mila euro". "È stata abbandonata l'ipotesi secondo cui avrei ricevuto somme di denaro in cambio di favori" ha sottolineato Palmeri in una nota diffusa in serata.

"Ciò che resta - ha aggiunto - è solo l'ipotesi di una presunta violazione del codice civile in rapporti tra privati e non certo i gravissimi fatti da codice penale contestati ad alcuni esponenti del tifo organizzato, che ignoro e a cui diffido di accostare il mio nome". La chiusura dell'inchiesta coordinata dai pm Paolo Storari, Sara Ombra e Leonardo Lesti - arrivata dopo che nei mesi scorsi i pm avevano pure chiesto e ottenuto il processo immediato per i 19 arrestati tra cui i capi ultrà e i sodali - riguarda numerosi episodi, anche distinti tra loro.

Tra questi il tentato omicidio dell'ultrà rossonero Enzo Anghinelli, del 2019, rimasto un 'cold case' fino a qualche mese fa, quando è stato arrestato uno dei capi della curva Sud milanista, Daniele Cataldo, e poi un'ordinanza ha raggiunto in carcere anche un altro capo ultrà rossonero, Luca Lucci, come mandante. Cataldo è anche accusato di far parte dell'associazione per delinquere della Sud milanista che avrebbe messo in atto varie aggressioni, tra cui il pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino, dopo una lite con Fedez (non indagato in questa tranche). Nell'atto viene indicato anche il sequestro delle "armi" trovate al rapper Emis Killa, indagato in un altro filone di indagini ancora aperto. "Chiaramente avrei preferito andare a Sanremo. Non penso che queste frequentazioni (con i ragazzi della curva del Milan, ndr) mi abbiano danneggiato. Io con loro ho solo condiviso l'amicizia. Io al momento sono solo indagato, non sono preoccupato", dice rapper, che ha rinunciato alla partecipazione al festival, in una intervista esclusiva con Massimo Giletti per il programma di Rai3 Lo stato delle cose.

Un'imputazione di intestazione fittizia di beni riguarda l'ex capo della Nord interista Andrea Beretta e l'ultrà Cristian Ferrario e vede al centro una "protezione mafiosa" su un imprenditore a cui prese parte anche lo 'ndranghetista Antonio Bellocco. Un altro capitolo riguarda l'omicidio di quest'ultimo, che era anche nel direttivo della Nord, ucciso da Beretta a coltellate. E poi ancora l'arsenale di armi trovato a Cambiago, nel Milanese, e riconducibile a Beretta e a Ferrario. A un ispettore di polizia vengono invece contestati una serie di accessi abusivi, anche allo Sdi e al Ced interforze, per conto dell'imprenditore Zaccagni, già a processo in abbreviato per fabbricazione di documento falso e accesso abusivo a sistema informatico.

Lo stesso Zaccagni, oltre che con Palmeri per il caso del quadro "Duomo, Milano" dell'artista Liu Bolin già emerso da intercettazioni, è indagato nella chiusura per corruzione tra privati anche perché, per ottenere la gestione dei parcheggi da Verona Fiere, avrebbe fatto avere al responsabile dell'ufficio servizi della spa, Federico Poffe, la promessa di un "soggiorno" in Austria e, si legge ancora, due biglietti per Milan-Juve nel 2023. Infine, due direttori di istituti bancari sono accusati di favoreggiamento. Nel filone di indagine sui parcheggi sono indagate anche otto società per il ruolo che avrebbe avuto Giuseppe Caminiti, legato all'esponente della 'ndrangheta Giuseppe Calabrò e intermediario nel racket su questo business.

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