Jhoanna Nataly Quintanilla Valle potrebbe essere stata picchiata. È quanto emerge dai primi esiti dell'autopsia eseguita stamattina sul corpo trovato domenica scorsa nelle acque dell'Adda nel comune di Zelo Buon Persico, nel Lodigiano. Dall'esame effettuato all'istituto di medicina legale di Pavia sono stati riscontrati segni di aggressione, numerose ecchimosi e un probabile soffocamento.
La causa della morte potrebbe quindi essere stata il soffocamento, avvenuto dopo che la donna è stata picchiata. Sul suo corpo non sono state riscontrate ferite da taglio né lesioni procurate con altri tipi di armi: sarebbe stata uccisa a mani nude. A essere finito in carcere per l'omicidio è il convivente Pablo Gonzalez Rivas, che ha confessato di averla uccisa spezzandole il collo involontariamente durante un gioco erotico. Una versione che non ha mai convinto gli inquirenti e che i risultati dell'autopsia adesso hanno smentito. Dopo aver ucciso la compagna, prima di gettare il corpo chiuso in un borsone da palestra, verosimilmente nell'Adda dove è stato trovato, Gonzalez avrebbe anche chiesto a un amico di procurargli un box o una cantina per nascondere il cadavere. È uno degli ultimi dettagli emersi dalle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e coordinate dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo. Il testimone ha messo a verbale che la sera del 24 gennaio, lui e Gonzalez, 48 anni, avevano un appuntamento sotto casa dell'uomo in piazza dei Daini a Milano. "Non venire qui perché l'ambiente è caldo", gli avrebbe scritto in un messaggio Gonzalez. Parole che, secondo i pm, si sarebbero riferite al violento litigio scoppiato nel monolocale. Nataly, è l'ipotesi della Procura, aveva scoperto che il compagno aveva una relazione parallela con un'altra donna e che lui voleva mandarla via di casa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA