Ringraziare la Juve Stabia nella
tesi di laurea, perché l'impegno messo in campo dalla squadra
per superare gli ostacoli e riuscire nell'impresa della
promozione in Serie B, ha rappresentato un esempio da seguire
anche nel percorso accademico. Può accadere anche questo nel
momento magico che sta vivendo la squadra di Castellammare di
Stabia. E la storia ha anche contorni più affascinanti di quelli
che si possono immaginare, perché a ringraziare la Juve Stabia è
sicuramente un tifoso, ma di quelli che sono costretti a viverla
a oltre 800 chilometri di distanza.
È la storia - riferita dal quotidiano Metropolis - di Mario
Izzo, 23 anni, che assieme ai suoi genitori, entrambi stabiesi,
vive a Como fin da quando lui aveva appena 10 mesi. E l'amore
per la squadra di Castellammare ha cominciato a coltivarlo da
quando aveva 9 anni.
Nei ringraziamenti della sua tesi ha voluto inserire proprio la
Juve Stabia per la promozione in Serie B. "Grazie presidente
Langella, grazie direttore Lovisa, grazie mister Pagliuca: avete
compiuto un'impresa straordinaria", ha scritto Mario che poi ha
voluto motivare questa sua scelta "mi avete motivato a dare
sempre di più, proprio come avete insegnato ai calciatori a non
farsi spaventare dalle difficoltà, ma a lavorare sodo per farsi
trovare pronti alle sfide più complicate. Per me la vittoria del
campionato della Juve Stabia è paragonabile a questa laurea: due
montagne che sembravano invalicabili, ma che con costanza,
sacrificio e determinazione sono stati raggiunti".
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