Molti applausi, ma anche fischi e qualche buuu, hanno accolto ieri sera allo Sferisterio di Macerata la prima del Flauto Magico di Mozart, per la regia di Graham Vick, che ha inaugurato la 54/sima stagione lirica dell'Arena. Un allestimento totalmente contemporaneo e in italiano, con un'ambientazione 'on the road', dove troneggiavano i simboli del potere: le banche, la Apple e la Chiesa, transennati e affiancati da tendopoli di profughi e poveracci a delineare l'eterno conflitto tra oppressori e oppressi. Centro cittadini, in funzione di coro greco, hanno declamato brani dei dialoghi (parte dei quali scritti dallo stesso Vick e da Stefano Simone Pintor), commentando l'azione e dando voce ai conflitti interiori dei personaggi. Una versione corale dell'opera "perché Macerata andava coinvolta" secondo Vick. Successo pieno per gli interpreti Giovanni Sala, Valentina Mastrangelo, Guido Loconsolo, Tetiana Zhuravel, Antonio Di Matteo, Manuel Pierattelli.
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