La rassegna Ancona Jazz festeggia i
50 anni d'attività portando alla Mole Vanvitelliana di Ancona
dal 3 al 6 luglio i grandi trombettisti italiani Fabrizio Bosso,
Paolo Fresu ed Enrico Rava, con l'aggiunta di un progetto unico
nel panorama nazionale. Si tratta del concerto Mad Thad,
dedicato agli arrangiamenti del grande trombettista statunitense
Thad Jones in occasione dei 100 anni dalla nascita, che il 4
luglio vedrà sul palco il trombettista di origine russa Alex
Sipiagin, tra i più richiesti al mondo, che suonerà anche il
filicorno, lo stesso strumento utilizzato da Jones, in grado
dunque di riprodurre al meglio le sonorità dello scomparso
maestro. Con lui anche la Colours Jazz Orchestra diretta dal suo
fondatore Massimo Morganti, musicista versatile e creativo,
impegnato anche al trombone, capace di fondere jazz e musica
classica.
Inaugura la kermesse Fabrizio Bosso, vero purista del jazz,
con il programma We 4 , registrato in piena pandemia,
accompagnato al piano da Julian Oliver Mazzariello, al
contrabbasso da Jacopo Ferrazza e alla batteria da Nicola
Angelucci. Il 5 luglio sarà invece la volta di Paolo Fresu al
filicorno, che con Omar Sosa al pianoforte e alle tastiere
presenta una delle poche date italiane di Food, un lavoro
dedicato al cibo e alla musica nelle sue diverse declinazioni:
dal sapore, alla convivialità, all'incontro tra culture, con
tanto di padelle sul palco.
Conclude la rassegna Enrico Rava al filicorno, con una
scaletta a sorpresa che mette in evidenza l'abilità dei giovani
talenti che è sempre in grado di scoprire. In quest'occasione
sarà il trio composto dal pianista enfant prodige del jazz
Alessandro Lanzoni, assieme a Gabriele Evangelista al
contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. La manifestazione,
curata da Giancarlo Di Napoli col sostegno di Comune di Ancona,
Regione Marche e Mibact, per l'organizzazione di Spaziomusica,
ha portato in mezzo secolo nel capoluogo marchigiano star
mondiali del calibro di Chet Baker, Pat Metheny e Keith Jarret.
Dopo l'estate presenterà altri concerti fino a marzo 2024.
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