"Il tema dei flussi migratori è
importante per le Prefetture che stanno facendo il massimo, sia
per sbarchi, come quello di Ancona, sia per le persone che sono
sbarcate nei porti dell'Italia meridionale come Lampedusa. La
Prefettura di Ancona fa parte di un sistema nazionale che sta
rispondendo adeguatamente". Il prefetto Darco Pellos, commenta
così con l'ANSA l'arrivo di 106 migranti a bordo della nave ong
Humanity il 16 agosto. Uno sbarco, il sesto da inizio anno, che
ha dimostrato come quella dell'accoglienza sia ormai una
macchina collaudata, coordinata dalla Prefettura, con il ruolo
fondamentale della Questura, guidata da Cesare Capocasa,
carabinieri, Guardia di finanza, vigili del fuoco, Capitaneria
di porto, Protezione civile e volontariato, Croce Rossa,
Caritas, Anpas, sanità (Usmaf, Azienda Territoriale Sanitaria e
Azienda Ospedaliera) e Comune. La Prefettura si occupa
dell'accoglienza "di chi sbarca qui ma anche di chi viene
inviato nelle Marche, in base ad un meccanismo di
redistribuzione, basato sul numero di abitanti e sui'pfo0
servizi disponibili".
Secondo il cruscotto statistico del Ministero dell'Interno,
aggiornato al 15 agosto (e che quindi non comprende i 106
arrivati il 16), nelle Marche ci sono 2.750 migranti presso i
centri di accoglienza, 1.315 nei centri Sai (Sistema di
Accoglienza e Integrazione), aggiornato al 15 luglio, per un
totale 4.065 persone. Ma la situazione è molto fluida: "facciamo
verifiche quotidiane con Inps, Commissione per le richieste di
protezione internazionale e enti gestori. Chi ottiene la
protezione oppure il permesso di soggiorno perché ha trovato
lavoro, esce dal sistema ed entra in altri percorsi. Ci sono
anche gli allontanamenti volontari". Insomma, "un turn over
elevato". Ma non finisce qui: c'è anche "un'opera di
sensibilizzazione" sulle associazioni di categoria per
individuare percorsi lavorativi. Il personale della Prefettura
di Ancona "ha lavorato a Ferragosto" fa notare il prefetto
Pellos, lui stesso presente sulla banchina 19. Ma al di là dei
meccanismi ministeriali, "siamo lieti di aiutare altre
Prefetture, che hanno numeri molto più alti da gestire, come
quella di Agrigento".
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