AnconAmbiente, maggiore gestore dei
servizi di igiene urbana della provincia di Ancona, festeggia i
50 anni di attività (1973-2023): da municipalizzata Asmiu attiva
dal settembre 1973, fino alla trasformazione in società per
azioni nel 2001 e alla rivoluzione del porta a porta nella
differenziata dal 2008. L'azienda (patrimonio di 8 milioni di
euro, 300 dipendenti e 30 milioni di euro di fatturato, bilancio
in positivo dal 2014; 6 soci: i Comuni di Ancona, Chiaravalle
Fabriano, Cerreto d'Esi, Sassoferrato e Serra de' Conti) è
candidata a gestore unico dei rifiuti in provincia. Vuole
diventare, ha detto il presidente Antonio Gitto nel corso di una
conferenza stampa, un "riferimento a livello provinciale".
Una ricorrenza importante, ha osservato Gitto, considerando
che la vita media di delle società è di "36 anni". A ricordare i
50 anni c'è il nuovo logo con lo slogan "mezzo secolo al
servizio del territorio" e varie iniziative - il clou nel 2024 -
tra cui un evento alla Mole per raccontare la storia della
società, e altre mirate nelle scuole per promuovere una
gestione sempre più responsabile dei rifiuti. Intanto si punta
alla gestione unica provinciale dei rifiuti. Le premesse, ha
ribadito Gitto, sono il voto all'unanimità in Assemblea, i buoni
rapporti con i sindaci e "un'interlocuzione" con altri primi
cittadini: "sta prevalendo un grandissimo buonsenso e il dialogo
speriamo porterà a soluzioni condivise".
Presenti alcuni rappresentanti della Rsu e dei Comuni:
l'assessore di Ancona Stefano Tombolini con delega ai rapporti
con AnconAmbiente, i sindaci di Cerreto d'Esi (David Grillini),
Sassoferrato (Maurizio Greci), Serra de' Conti (Letizia
Perticaroli), il vice sindaco di Serra de' Conti Pieramelio
Baldelli; in videocollegamento il vice sindaco di Fabriano
Gabriele Comodi. Tutti hanno sottolineato la bontà di rapporti e
interlocuzioni con AnconAmbiente oltre a una gestione efficiente
anche di altri servizi come i centri di riuso. Tra i buoni
risultati quelli della raccolta differenziata: Ancona si attesta
al 64% (65% obiettivo Ue) ed è tra i dieci capoluoghi più
virtuosi d'Italia; tocca l'80% a Serra de' Conti, 78% a Cerreto
d'Esi, 76-78% a Sassoferrato, 72-74% a Fabriano.
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