Popsophia, la manifestazione
dedicata a temi filosofici affrontati in maniera divulgativa e
innovativa, sbarca alla Mole Vanvitelliana di Ancona dopo una
quindicina di edizioni tra Civitanova Marche e Pesaro per
parlare del Natale.
Il programma è stato illustrato alla stampa dalla direttrice
artistica Lucrezia Ercoli, assieme al sindaco del capoluogo
Daniele Silvetti e all'assessora alla Cultura Anna Maria
Bertini.
Prevede una mostra immersiva e due philoshow che sotto
il titolo "E se domani", ispirato alla celebre canzone di Mina,
immaginano un futuro tutto da costruire a partire dal Natale,
come simbolo di rinascita spirituale e preludio di un nuovo
inizio.
La mostra (dal 2 dicembre 2023 al 24 gennaio 2024) è ospitata
nell'Aula Didattica e s'intitola "Bello è il brutto e brutto è
il bello", formula scelta per suscitare riflessioni e ribaltare
convinzioni.
Un'esposizione virtuale visitabile in 3D con visori
VR, ideata da Popsophia e visitabile in un'altrettanto virtuale
Meta Gallery (riassunta nella sigla MeGa). Vi si possono
ammirare opere che mettono a confronto il concetto di bellezza
ideale come la Venere di Milo, assieme a quelle di Picasso che
ne stravolgono i canoni, ma anche architetture, immagini e foto
basate sulla stessa logica.
Il primo philoshow: "Caro Babbo Natale", è previsto il 16
dicembre con un mix di musica e parole interpretato assieme a
Lucrezia Ercoli da un tris di donne celebri. Sono Licia Troisi,
divulgatrice e scrittrice fantasy, che affronta l'immaginario
del Natale dal punto di vista astronomico: dal solstizio
d'inverno alla stella cometa, il premio Campiello Giulia
Caminito, con un estratto del suo libro ancora inedito che
rievoca ricordi natalizi, e la book blogger marchigiana Giulia
Ciarapica, che racconta i significati del Natale in letteratura.
L'altro philoshow il 17 dicembre: "Caro amico ti scrivo", è
ispirato all'omonimo album di Lucio Dalla, di cui il critico
musicale Carlo Massarini (Mister Fantasy) ripercorre i successi.
L'evento anticipa la più ampia edizione in programma alla Mole
nel 2024 e dovrà diventare per Silvetti "un punto di riferimento
culturale per la città".
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