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A Jesi Visitazione di Lorenzo Lotto restaurata con Art bonus

A Jesi Visitazione di Lorenzo Lotto restaurata con Art bonus

Opera rivela colori e pigmenti preziosi che sembravano perduti

JESI, 04 dicembre 2023, 20:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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A sorpresa, sono tornati ad accendersi i colori più accesi della "Visitazione", una delle opere più preziose della Pinacoteca Civica di Jesi e della produzione pittorica di Lorenzo Lotto. Realizzato dal maestro veneto tra il 1532 e il 1539 per la demolita chiesa di San Francesco al Monte degli Osservanti di Jesi, l'olio su tela è stato oggetto di un lungo intervento di restauro da 25mila euro, finanziati da Comune e da due mecenati attraverso Art Bonus: Intesa Sanpaolo per 4mila euro e Tre Valli Cooperlat per 3mila.
    L'opera sarà presentata al pubblico il 6 dicembre alle ore 18.
    Per Jesi, si tratta del secondo restauro lottesco realizzato grazie ad art Bonus, dopo quello della "Deposizione" nel 2014.
    A rendere necessario il restauro - hanno spiegato la restauratrice Francesca Pappagallo e la direttrice del museo, Romina Quarchioni - era l'allentamento della tela, che rischiava di generare distacchi del colore. Sotto la cornice ottocentesca è emerso lo strato di preparazione realizzato dallo steso Loto, i chiodini sul bordo frontale che ne fanno un unicum su questo tipo di produzione, ma soprattutto è arrivato il colore.
    Pur bellissimo, l'olio su tela sembrava in parte rovinato da restauri antichi che - si diceva - ne avevano compromesso le velature e appiattito il modellato originario. Invece, la pulitura ha riportato a galla i blu preziosi, in lapislazzuli e azzurrite, del manto della Madonna, e il vigore dei rossi, gialli, verdi delle varie figure sulla scena: in alto, sulla lunetta, l'Annunciazione con l'Angelo e Maria, nella pala d'altare la visita di Maria ad Elisabetta raffigura un interno domestico con 4 donne e un uomo (Zaccaria) dominato da sguardi di intesa e mani che si cercano.
    Il grande valore dei pigmenti blu hanno avvalorato l'ipotesi di una committenza privata della facoltosa famiglia Rocchi: la tela sarebbe stata dipinta per onorare la memoria di Fiore Iutii, amata moglie di Gentiluccio Rocchi, dopo un aborto all'ottavo mese di gravidanza. indizi ne sarebbero, tra l'altro, sempre i colori, dei fiori sparsi ai piedi di Maria: quelli delle violette che gli antichi romani spargevano sulle tombe dei bimbi, e i gialli delle violaciocche simbolo di amore eterno.
   
   

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