Mai rappresentata prima a Jesi, "La
Rondine" di Giacomo Puccini debutta al Teatro Pergolesi venerdì
15 dicembre ore 20.30 con replica domenica 17 dicembre alle 16
in un nuovo allestimento realizzato dalla Fondazione Pergolesi
Spontini in coproduzione con Teatro Verdi di Pisa e
Opéra-Théâtre de l'Eurométropole de Metz. La commedia lirica in
tre atti chiude la 56/a Stagione Lirica di Tradizione del Teatro
Pergolesi, quarto titolo di un cartellone molto apprezzato dal
pubblico.
La recita di domenica sarà accessibile anche a non
vedenti/ipovedenti nell'ambito del cartellone regionale "Marche
For All. Percorsi di Arte e Spettacolo per un turismo culturale
accessibile": in programma, un percorso inclusivo e sensoriale
prima dell'opera, servizi di sopratitoli e audiodescrizione
durante lo spettacolo, ed inoltre contenuti video inclusivi in
Lingua dei Segni Italiana (Lis). Con "La Rondine", il Teatro
Pergolesi omaggia un titolo poco noto di Puccini di cui nel 2024
ricorrono i cento anni della morte. La genesi del lavoro risale
al 1913, quando il Carltheater di Vienna commissionò al
compositore un'operetta. Puccini, insoddisfatto dall'impianto
drammatico confezionato dai librettisti Heinz Reichert e Alfred
Willner, trasformò "La Rondine" in un'opera vera e propria
affidandosi al librettista Giuseppe Adami. Il lavoro andò in
scena per la prima volta a Monte Carlo nel 1917 e tre anni più
tardi alla Volksoper di Vienna. Al Teatro Pergolesi andrà in
scena la prima versione del 1917, con la direzione di Valerio
Galli e la regia di Paul-Émile Fourny. Le scene sono firmate da
Benito Leonori, i costumi di Giovanna Fiorentini, le luci di
Patrick Méeüs, assistente alla regia Luca Ramacciotti. Suona la
Form Orchestra Filarmonica Marchigiana; il Coro Archè è diretto
da Marco Bargagna. Tra gli interpreti il soprano Claudia Pavone,
il tenore Matteo Falcier, il tenore Vassily Solodkyy, il
baritono Francesco Verna, il soprano Maria Laura Iacobellis.
Nella partuitura è onnipresente il valzer, cui Puccini tributò
una vera e propria apoteosi nel secondo atto, ma anche numerose
le danze moderne dal fox-trot all'one-step fino al tango.
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