È passata in giudicato la sentenza
di assoluzione per i 38 ex consiglieri regionali e addetti dei
gruppi consiliari delle legislature tra il 2008 e il 2012 emessa
il 13 luglio scorso dal collegio penale del tribunale di Ancona,
presieduto dalla giudice Edi Ragaglia. Erano imputati per le
cosiddette "spese facili" in Consiglio regionale e il Tribunale
aveva scagionato con le formule "perché il fatto non sussiste"
e, in un caso, "perché il fatto non costituisce reato".
La sentenza è diventata irrevocabile in questi giorni dopo
che la procura non ha impugnato l'atto facendo dunque decadere i
tempi di un ricorso in Appello. Il caso giudiziario è
definitivamente chiuso. Agli imputati, rimasti sotto processo
per quasi dieci anni (il caso emerse nel 2015), la pubblica
accusa contestava spese con fondi pubblici, per 1,2 milioni di
euro complessivi, utilizzato per fini personali, diversi da
quelli istituzionali. L'assoluzione a luglio aveva riguardato,
tra gli altri, Daniele Silvetti, ora sindaco di Ancona, Dino
Latini, attuale presidente del Consiglio regionale, il deputato
della Lega Mirco Carloni, il sindaco di Castelplanio Fabio
Badiali, il sindaco di Loreto Moreno Pieroni e il commissario
della Ricostruzione nonché senatore Guido Castelli.
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