Sono 20 mila le presenze nel
borgo medievale di Corinaldo (Ancona) stimate durante la
settimana di eventi per il ritorno delle spoglie di santa Maria
Goretti. Un flusso di fedeli che il paese natale della santa
bambina - prima di morire perdonò colui l'aveva aggredita e
uccisa a soli 12 anni - è riuscito ad accogliere grazie a
un'organizzazione attenta e al contributo di varie associazioni
con i propri volontari.
L'amministrazione comunale plaude soddisfatta al lavoro
svolto in occasione del grande evento che si è svolto nel
territorio marchigiano in occasione del giubileo 2025.
Accoglienza, fede e accessibilità erano la parole chiave di
questa settimana di eventi di carattere religioso: appuntamenti
e funzioni condotte dal cardinale Edoardo Menichelli, dai
vescovi delle Diocesi di Senigallia (Ancona), Fano (Pesaro
Urbino) e Jesi (Ancona), ma anche da ospiti internazionali come
l'Arcieparca di Tripoli (Libano) Youssef Antoine Soueif, che è
anche rettore del primo santuario in medio oriente dedicato a
santa Maria Goretti di Miziara in Libano.
L'arcivescovo era accompagnato dai familiari di una ragazza
libanese, appena 26enne, assassinata nel 2017 perché non aveva
ceduto alle insistenze di un conoscente. Una vicenda dalle molte
similitudini con quanto accaduto alla santa bambina di
Corinaldo. Nel borgo sono arrivati anche il presidente regionale
Francesco Acquaroli, il presidente del consiglio regionale Dino
Latini, numerosi assessori e consiglieri regionali, il prefetto
di Ancona Maurizio Valiante, i sindaci dei comuni limitrofi e di
quelli gemellati con Corinaldo: Nettuno (Roma), Arcore
(Monza-Brianza) e San Benedetto dei Marsi (L'Aquila). Numerose
presenze anche on line con le dirette streaming degli eventi
seguite complessivamente da oltre 14 mila utenti per circa 30
mila visualizzazioni.
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