"Per i nuovi bisogni della
popolazione serve un nuovo sistema delle cure primarie". Ne è
convinto l'Ordine professioni infermieristiche della provincia
(Opi) di Ancona che, per voce del presidente Giuseppino Conti
osserva: "la popolazione invecchia e sarebbe opportuno attivare
ed implementare la figura dell'Infermiere di Famiglia e
Comunità".
"Non sono utili solo i medici di Medicina Generale la cui
mancanza è rimarcata in vari contesti pubblici, - sottolinea
Conti - ma sarebbe utile, soprattutto nell'entroterra, attivare
l'Infermiere di Famiglia e Comunità per fornire quei servizi
assistenziali indispensabili soprattutto per la popolazione
anziana". E' un'idea per provare a "sanare la penuria di
assistenza sanitaria che si fa emergenza soprattutto nelle aree
collinari e montane dove, risiede la maggior parte della
popolazione anziana che ha più necessità di un riferimento
costante per le grandi e piccole fragilità".
"Dobbiamo tenere conto dei cambiamenti della domanda di
salute della popolazione - aggiunge Conti - sia della diversa
formazione dei professionisti infermieri (laureati, laureati
magistrali e "masterizzati"), sia dei cambiamenti normativi nel
frattempo avvenuti nel sistema delle professioni sanitarie e nel
Servizio Sanitario Nazionale, con le conseguenti necessità di
riorganizzazione".
L'Opi della Provincia di Ancona, "tenuto conto del proprio
ruolo istituzionale di garanzia alla popolazione e di tutela dei
professionisti infermieri, non ha mai fatto mancare la propria
spinta propositiva per contribuire ad affrontare e risolvere le
criticità presentando proposte per il miglioramento della
risposta ai bisogni di salute della popolazione".
"Abbiamo posto il tema anche agli altri Opi territoriali
delle Marche e continueremo a confrontarci con loro - assicura
Conti - tenendo conto della fotografia del cambiamento
demografico in corso nella nostra regione e non solo, con
l'aumento della vita media, il cambiamento epidemiologico per il
quale osserviamo un aumento delle patologie cronico-degenerative
e delle cronicità in genere, un cambiamento sociale e
socio-economico con l'aumento delle famiglie costituite da un
solo componente e l'aumento delle situazioni di povertà che
impediscono a taluni di curarsi adeguatamente".
"I dati ufficiali Istat 2023 evidenziano che, su 1,5 milioni
di abitanti nelle Marche, - ricorda l'OPi di Ancona - poco meno
di un quarto, circa 384mila hanno più di 65 anni e, di questi
oltre 200mila hanno più di 75 anni". "E' ormai noto che vi siano
criticità nel reperimento dei Medici di Medicina Generale, in
particolare nelle aree disagiate e montane - conclude Conti - e
per questo è necessario rivedere o adeguare le organizzazioni
alle nuove necessità ricorrendo alla figura dell'Infermiere di
Famiglia e Comunità, previsto dal DM 77/2022 strutturando una
progettualità definita e condivisa con le Direzioni delle
Professioni Sanitarie, con le Direzioni dei Distretti e con i
medici di Medicina Generale, per la presa in carico della
popolazione a rischio e/o già in trattamento, nel rispetto dei
ruoli e delle responsabilità di ciascuno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA