"C'è una grande attrazione verso i
soldi facili e la visibilità che piattaforme come OnlyFans
permettono, ma le ragazze non si rendono conto che le loro
immagini gireranno ovunque in rete e possono rovinare la loro
vita, è necessario far conoscere i pericoli e renderle
consapevoli". Rocco Siffredi, attore, regista e produttore di
film hard, mette in guardia le giovani ragazze sui pericoli
delle piattaforme per adulti, all'incontro organizzato da
Fondazione Marche Cultura Marche Film Commission condotto dal
presidente Andrea Agostini a Tipicità, in occasione delle
riprese a Fermo del film internazionale "Blue" prodotto dalla
Camaleo, che nella trama denuncia i pericoli della rete, un
tema sociale importante di grande attualità.
"Il messaggio che voglio lanciare con Blue non è giudicante,
- ha spiegato la regista del flim Blue Eleonora Puglia - serve
ad informare soprattutto le tante ragazze che, molto spesso per
ingenuità e disinformazione, si approcciano a queste piattaforme
credendo di fare le contents creators o le influencers ma in
realtà fanno pornografia con tutti i rischi che ne consegue".
"Interpreto - ha spiegato l'attrice Alexia Cozzi - il
personaggio della protagonista Luce che si trova in un momento
della sua vita in cui fa delle scelte, e purtroppo ho scoperto
che ci sono tante Luce nelle case degli italiani e di tutto il
mondo che si chiudono in camera e con il loro telefonino si
approcciano a queste piattaforme con molta ingenuità, pensando
erroneamente di non fare nulla di pericoloso".
"Per la Polizia di Stato questa è un'iniziativa preziosa - ha
detto il dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza
Cibernetica per le Marche, Vice Questore aggiunto Lorenzo
Sabatucci - è necessario dare ai giovani una maggiore
informazione sui rischi e pericoli che si corrono entrando nelle
piattaforme per adulti. Un'attività di prevenzione che noi
svolgiamo sul territorio e che deve essere condivisa sempre più
dalle scuole, dagli educatori e dalle famiglie. Il tema
dell'oblio dei dati personali, foto e video, all'interno della
rete è molto serio e non tutti i giovani ne comprendono a fondo
il significato".
Tra i presenti all'incontro Roberto Proia, sceneggiatore del
film "Il ragazzo dai pantaloni rosa" che racconta la storia di
Andrea Spezzacatena, la prima giovane vittima riconosciuta di
bullismo e cyberbullismo. "È importante parlare di questi temi
delicati con ogni mezzo - ha sottolineato Proia - perché il
messaggio deve arrivare ai giovani. Grazie al nostro film tanti
ragazzi hanno trovato il coraggio di denunciare, le parole hanno
ucciso Andrea ma se avesse deciso di confidarsi, altre parole lo
avrebbero potuto salvare".
Dall'incontro, spiegano i promotori dell'incontro, è emersa
l'importanza di superare una sorta di vergogna da parte di
educatori e famiglie a parlare chiaramente di sessualità con i
ragazzi, prima che la conoscano in maniera errata da falsi
messaggi illusori. "Mai demonizzare il sesso, ma spiegare la
verità", il consiglio finale di Siffredi.
"Questo è un tema scomodo ed è per questo che va affrontato -
ha concluso Agostini, presidente della Fondazione marche Cultura
Marche Film Commission - Il cinema è un potente mezzo per
trasmettere messaggi sociali che creano informazione e
consapevolezza ed è anche l'obiettivo del film internazionale
Blue, un esempio di come si possa utilizzare una forma d'arte
per affrontare e sensibilizzare su temi importanti. Ringrazio
tutti i presenti per aver portato il loro prezioso contributo".
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