"Il tracollo dell'export marchigiano è l'ennesima testimonianza del totale fallimento dell'ormai famigerato Modello Marche, tanto osannato dal duo Acquaroli-Meloni. Un fallimento che solo un centrodestra cieco e sordo ai bisogni del nostro sistema produttivo continua a negare, ma che purtroppo viene materialmente toccato con mano da migliaia di imprese e lavoratori in ogni angolo della regione. Nel 2024 le Marche hanno perso il 30% delle esportazioni e peggio di noi ha fatto solo la Basilicata con un - 42%". Così la capogruppo regionale del Partito Democratico commenta i dati dell'export marchigiano riferiti all'anno 2024.
"E non ci vengano a raccontare - continua la capogruppo - che questo dato negativo è dovuto al conflitto russo-ucraino. Certo, la guerra ha pesato molto, soprattutto per quei settori come la moda, gli elettrodomestici e l'agricoltura che incidono con quote importanti nell'export delle nostre merci. Ma la verità è che altre regioni non solo hanno tenuto, ma sono addirittura cresciute, spesso nei settori che da noi hanno fatto registrare le maggiori perdite. Penso a Toscana (+13,6%), Valle d'Aosta (+11,1%), Calabria (+9,4% ), Lazio (+8,5%), Molise (+5,8%) e Umbria (+5,3%)".
Casini sottolinea inoltre che "il risultato estremamente negativo delle Marche, purtroppo, era ampiamente prevedibile: la giunta Acquaroli non solo non ha saputo sostenere sui mercati internazionali le nostre aziende, lasciandole praticamente da sole nell'affrontare i grandi rivolgimenti a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni, ma non è stata capace neanche di mettere in campo politiche volte a contenere il vertiginoso aumento dei costi dell'energia e delle materie prime. Ancora meno è stato fatto per promuovere e incentivare l'innovazione tecnologica e l'accesso al credito".
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