Tornano il 22 e 23 marzo 'Le
Giornate Fai di Primavera' che anche in questa 33/sima edizione
aprono al pubblico palazzi storici, ville, borghi, giardini,
musei e botteghe di antichi mestieri normalmente chiusi al
pubblico. Sono 58 i luoghi visitabili nelle Marche (750 in
Italia), disseminati in 32 località della regione, che saranno
illustrati da 1.800 apprendisti ciceroni, studenti cioè delle
scuole medie e superiori appositamente formati dai loro
insegnanti per svolgere questo compito, coinvolgendo 187 classi
e 50 istituti scolastici assieme a 710 volontari Fai. Un ideale
passaggio del testimone tra generazioni per conoscere,
conservare e tramandare il vasto patrimonio culturale italiano
anche grazie alle libere donazioni offerte in quest'occasione
dai visitatori.
Ad Ancona sarà possibile vedere il rifugio antiaereo del
Carcere di Santa Palazia in via Birarelli coi suoi reperti
archeologici e il racconto dei bombardamenti del 1943 che al suo
interno provocarono la morte di 700 persone, assieme alla Loggia
dei Mercanti e al vicino Teatro delle Muse. A Sassoferrato
(Ancona) sarà aperta l'Abbazia di Santa Croce, luogo intriso di
simboli mistici ed esoterici, mentre a Fabriano (Ancona) si
segnala l' apertura straordinaria della Farmacia Museo Mazzolini
Giuseppucci, capolavoro del neogotico italiano e a Senigallia
(Ancona) la visita al Borgo di Montignano, le cui origini
risalgono all'epoca romana. A San Benedetto del Tronto (Ascoli
Piceno) si potranno ammirare i cantieri navali costruiti ai
primi del '900 scoprendo il mondo della pesca e i suoi segreti,
mentre a Montefortino (Fermo) aprirà al pubblico il
cinquecentesco Palazzo Leopardi e la Pinacoteca Duranti coi suoi
170 pezzi e i capolavori di Pietro Alamanno. In provincia di
Macerata, a Potenza Picena, ci si potrà inoltrare nel giardino
all'italiana della cinquecentesca Villa Bonaccorsi,
ristrutturata nel 1750 da Pietro Bernasconi, collaboratore di
Vanvitelli, e a Fano (Pesaro) nel Palazzo Malatestiano, sede
della Fondazione Cassa di Risparmio, con la sua quadreria e il
Museo Etnico Bagnaresi, che custodisce una ricchissima
collezione di maschere provenienti dai cinque continenti assieme
ad avori, porcellane cinesi, pietre, armi e bastoni finemente
intagliati.
Pesaro offrirà infine al pubblico il Museo Archeologico
Oliveriano, al piano terra di Palazzo Almerici, mentre a Urbino
sarà visitabile il Campus Scientifico Enrico Mattei, costruito
negli anni '70 sulle colline a sud della città e recentemente
ristrutturato, coi suoi laboratori dotati di strumentazioni
d'avanguardia. In elenco anche Palazzo Honorati Carotti a Jesi
(Ancona) e Villa Simonetti a Osimo (Ancona).
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