"Le dimissioni che ho presentato
erano per me scontate dal momento che non c'è più un rapporto di
fiducia e io non posso essere attaccato, oltre che
politicamente, anche personalmente, per non aver mai richiesto
niente". Così Massimo Guidi, ormai ex consigliere comunale di
Urbino, commenta la sua decisione di dimettersi, assieme ai
consiglieri Gabriele Carobini e Silvia Rossi, con i quali aveva
dato vita il mese scorso al gruppo Urbino Rinascimenti, finito
sotto l'occhio del ciclone come "causa delle dimissioni del
sindaco Maurizio Gambini".
"Direi che questo solleva ogni dubbio e conferma che non
siamo persone attaccate alle poltrone come si è detto
nell'ultimo periodo", afferma Guidi. "Gli altri due consiglieri
si sono dimessi senza che io gli chiedessi nulla, testimoniando
maggiormente quanto nessuno abbia richiesto assessorati o
incarichi. Lo ha riconosciuto anche il sindaco, che questa
mattina, scusandosi per alcune parole usate in consiglio
comunale, ha ammesso come in 15 anni da amministratore non ho
mai chiesto nulla, così come lui non mi ha chiesto di
dimettermi".
"oggi - precisa Guidi - ho sempre portato in politica ciò che
sono nella vita e non faccio questo per lottare e ottenere
qualcosa, questo gesto lo faccio perché voglio uscirne a testa
alta". "Per quanto riguarda il nostro gruppo - dice l'ex
consigliere - noi non abbiamo mai avuto l'intenzione di andare
all'opposizione perché siamo stati eletti con questa
maggioranza". Guidi poi, sulle dimissioni di Gambini,
sostiene che: "Deve ritirarle, non vogliamo il commissariamento
di Urbino" specificando però che "se poi ha altri problemi a
riguardo, questo non lo so". Sul futuro suo e dell'ormai ex
gruppo ribadisce che: "non andremo in pensione, perché la
passione politica rimane" dunque "cercheremo di far qualcosa per
la città, ma come cittadini".
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