Simulerà lo scenario d'emergenza
del collasso della diga di Rio Canale, costruita sull'omonimo
torrente nel Fermano, l'esercitazione in programma mercoledì 31
gennaio alle 12 con il sistema di allarme pubblico IT-Alert: non
ci saranno movimentazioni di mezzi o uomini, ha precisato la
Regione in una conferenza stampa con l'assessore regionale alla
Protezione Civile Stefano Aguzzi, ma verrà solamente testato il
sistema di comunicazioni nel caso di un'eventuale emergenza,
compreso quello tra le varie istituzioni interessate, che
prevede la diffusione di un messaggio d'allerta alla popolazione
nella zona. Il messaggio, senza che vi sia bisogno di scaricare
un'applicazione, arriverà sui telefonini delle persone residenti
nei Comuni di Campofilone (Fermo) e Massignano (Ascoli Piceno) o
di chi si troverà a transitare nei territori dell'emergenza
simulata.
Anche per evitare allarmismi, visto che in questo caso si
tratta solo di un'esercitazione, l'assessore Aguzzi, il
dirigente della Protezione civile Stefano Stefoni e i sindaci di
Campofilone, Gabriele Cannella, e di Massignano, Massimo Romani,
hanno spiegato i termini dell'attività. Rispetto alla precedente
esercitazione IT-Alert avvenuta il 12 settembre scorso, che
aveva riguardato tutte le Marche, la prova sarà mirata nella
zona dei due comuni in questione.
"Servirà a testare l'efficacia del sistema di allerta", ha
detto Aguzzi ricordando l'importanza della risposta dei
cittadini che dovranno compilare in questionario riguardante
proprio l'efficacia del test. Alla conferenza stampa era
collegato anche Michele Ortenzi, presidente della Provincia di
Fermo.
L'attività di esercitazione, ha spiegato Stefoni, inizierà
un'ora prima del messaggio di allertamento, per simulare perdite
d'acqua nella diga, con comunicazioni via telefono o mail tra le
varie istituzioni tra cui le province e la sala operativa
regionale. Alle 12, la comunicazione del cedimento simulato
della diga, seguito dal messaggio IT-Alert (potrebbe essere
test, test, test o emergenza emergenza) ai cittadini "per
testare che le informazioni arrivino agli interessati" che poi
dovranno compilare un modulo online. Il messaggio rimarrà attivo
fino ad un'ora dopo le 12 quindi, nel caso ci si trovasse in
zona non coperta, potrebbe non arrivare subito. In azione anche
decine di sentinelle sul territorio messe in campo dai comuni:
persone cui arriverà un messaggio georeferenziato e un form
specifico per comprendere come si sia diffusa l'allerta. Il
sistema IT-Alert, non sostituisce gli altri tipi di allerta ma
li integra: sarà attivo, è stato annunciato nella conferenza
stampa, dal 13 febbraio (a livello nazionale) solo per alcuni
tipi di allerta (cedimento diga, maremoto, ecc.). L'utilità
dell'esercitazione e l'importanza della collaborazione dei
cittadini, sono state rimarcate dai due sindaci pronti a mettere
in campo ciascuno sentinelle sui territori per provare
l'efficacia dell'allertamento, con l'auspicio che tutto possa
andare nel migliore dei modi.
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