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Regione contro Centro permanenza per rimpatri a Falconara

Regione contro Centro permanenza per rimpatri a Falconara

Saltamartini risponde a interrogazione dem. Bora, Cpr propaganda

ANCONA, 11 marzo 2025, 13:54

Redazione ANSA

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"La Regione Marche è contraria alla realizzazione di un Centro di permanenza temporanea per il rimpatrio (Cpr, ndr) a Falconara Marittima". Lo ha detto in Consiglio regionale il vice presidente della Giunta e assessore alla Sicurezza Filippo Saltamartini rispondendo ad un'interrogazione del Gruppo dem.
    La legge 124 del 2023, ha ricordato in aula l'assessore, prevede che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri dell'interno e della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sia approvato il piano straordinario per l'individuazione delle aree interessate alla realizzazione delle strutture. "Precedentemente - ha spiegato - la norma preesistente, che deve essere comunque coordinata nell'interpretazione delle nuove disposizioni, prevedeva che i Cpr dovessero essere individuati e costituiti con Decreto Ministeriale, sentito il Presidente della Regione, privilegiando le aree esterne ai centri urbani". Saltamartini ha chiarito: "il procedimento è fermo sulla base di quanto confermato dal ministro dell'Interno Piantedosi al Presidente della Regione Marche Acquaroli. I Cpr - ha aggiunto - sono centri necessari per la lotta all'immigrazione clandestina e per garantire la sicurezza dei cittadini. Valutato che si tratta di poteri statali e non regionali, siamo contrari all'individuazione del Cpr a Falconara. Il Ministero dell'Interno dovrà tenere conto della posizione della Regione e della necessità di allocare queste strutture al di fuori dei centri urbani in aree più facilmente raggiungibili".
    Dopo la risposta dell'assessore, ha replicato Bora, prima firmataria dell'interrogazione: "la risposta dovrebbe essere più complessa - ha osservato - la vostra è una posizione contraria ma ve ne siete accorti adesso? Lo sa la presidente Meloni".
    "Le Marche hanno il diritto e dovere di opporsi all'ipotesi - ha sottolineato Bora - Voi avete fatto niente di più che il vosto dovere. Realizzare un Cpr a Falconara Marittima è una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: logistico, politico e sociale. E' una misura - ha proseguito - che non risolve i problemi dell'immigrazione irregolare ma rischia di crare nuove tensione e disagi per il territorio". Nei mirino della dem la decisione del governo Meloni di "aumentare il numero di Cpr, rendendone obbligatorio uno per regione": "è una scelta anacronistica e ideologicamente sbagliata. Concepita come strumenti di gestione dell'immigrazione irregolare - ha proseguito - i Cpr si sono dimostrati inefficaci e teatro di gravi violazioni dei diritti umani" nei quali per i migranti ci creano "condizioni degradanti e disumane". "Realizzare un Cpr a Falconara o altrove non risponde a una reale necessità - ha ribadito Bora - pare una misura propagandistica, volta a rafforzare un approccio securitario al fenomeno migratorio, Il progetto - ha concluso - non tiene conto delle specificità del territorio, delle esigenze delle comunità e ignora il prinicpio di concertazione tra istituzioni e cittadini". La consigliera dem ha ricordato la contrarietà anche della sindaca di Falconara e della cittadinanza, associazioni e forze politiche: "oggi la Regione si è accodata - ha concluso - ma l'area individuata presenta criticità logistiche e ambientali che l'avrebbero resa inadeguata".
   

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