"Nel corso delle ricerche sono stati rintracciati e intervistati parenti e discendenti diretti dei tre piloti caduti e ciò ha consentito di acquisire notizie e carteggi inediti, ma anche nuove foto".
Così all'ANSA, Antonio Lanza, autore insieme a Giuseppe De Dona del libro 'Colli a Volturno 9 aprile 1949 una tragedia aerea dimenticata' che racconta la tragedia dell'incidente nel quale persero la vita tre piloti militari italiani il Ten.
Col. Ottorino Fargnoli,
originario di Cassino (Frosinone), il Tenente Giulio Mainella di
Venezia e il Sergente Maggiore Mario Gaspari di Padova. "Questo
nostro lavoro - ha spiegato De Dona - ha consentito ai familiari
dei piloti deceduti, che siamo riusciti a rintracciare nel corso
della nostra ricerca, di conoscere la dinamica dell'incidente e
il luogo dove è avvenuto, notizie a loro completamente
sconosciute". L'incidente secondo quanto ricostruito sarebbe
avvenuto per una forte perturbazione e conseguente volo
strumentale.
Il lavoro è supportato da materiale documentale acquisito presso
l'Ufficio storico dell'Aeronautica militare, Archivi di Stato
nazionali ed esteri, biblioteche, emeroteche ed archivi privati.
Toccante anche il racconto di due coniugi molisani, oggi quasi
centenari, testimoni oculari del disastro di Colli: la salma di
uno dei piloti caduti fu ospitata per una notte in una cascina
di loro proprietà. Nel libro anche un'analisi giuridica curata
da Giuseppe Reale, docente all'Università del Molise, relativa
alle norme che nel tempo hanno regolamentato la navigazione
aerea. Prefazione e introduzione rispettivamente a cura del
sindaco di Colli a Volturno, Emilio Incollingo e di Vincenzo
Cimino, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Molise.
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