"I nazisti hanno occupato anche il
nostro territorio e hanno prodotto oltre distruzione e razzie,
anche vittime civili. Il Comune di Larino conta tre uccisioni,
tre giovani fucilati dai tedeschi che non avevano scrupolo di
uccidere i molisani. Nelle mie ricerche ho contato In Molise
oltre 140 vittime civili e sarebbe bello che venissero ricordate
anche nelle lapidi e monumenti ai caduti che i Comuni erigono".
Così all'ANSA Fabrizio Nocera, docente universitario, scrittore
e ricercatore storico, autore insieme ad Antonio Salvatore di
una nuova pubblicazione dal titolo "La seconda guerra mondiale
attraverso le pagine del Risorgimento. Molise 1943-1944". Il
libro è stato presentato ieri a Larino nel corso di un incontro
con la cittadinanza a Palazzo Ducale.
"La seconda guerra ci ha lasciato in Molise morte e
distruzione ma soprattutto depauperamento demografico - prosegue
Nocera - perchè dopo il conflitto, vista la distruzione attuata,
tantissimi sono immigrati. Si parla circa di 90 mila residenti
che sono andati via dal Molise e questo ha comportato anche
l'attuale problema demografico che ha il Molise. Si è faticato a
ricostruire un'economia che era stata quasi completamente
distrutta dal passaggio della seconda guerra mondiale. La nuova
generazione è giusto che conosca la storia del proprio
territorio, propri nonni e parenti".
Per il nuovo volume, sono state condotte ricerche
approfondite dai due docenti. "Le fonti per uno storico sono
fondamentali - conclude Nocera -. Ci forniamo di questi
documenti nei vari archivi: quello di stato provinciale ma anche
quello centrale di Roma. Sono importanti perché ci raccontano la
storia ma può essere in qualche modo una storia asettica. Poi
bisogna anche interpretare. Anche quello scritto su una lapide a
Isernia può essere un documento storico però non è supportato da
realtà. Questo è uno degli esempi che mi viene in mente per dire
che lo sforzo della documentazione è fondamentale per raccontare
la verità".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA