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Dazi Usa, presidente Confindustria Molise, rischio autogol

Dazi Usa, presidente Confindustria Molise, rischio autogol

Dopo primo momento panico, potrebbe esserci un effetto boomerang

TERMOLI, 07 aprile 2025, 14:10

Redazione ANSA

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"L'America con l'applicazione dei dazi rischia un autogol. Adesso, in questo momento ci può essere un effetto di pancia, un po' di panico, però successivamente potrebbe ritorcersi contro l'America".
    Così il presidente di Confindustria Molise Vincenzo Longobardi all'ANSA, a proposito della situazione venutasi a creare in Italia e in Molise all'indomani dell'entrata in vigore delle misure commerciali da parte del presidente americano.
    "Trump ha applicato il concetto di dazio nello sbilancio del saldo commerciale con i paesi esteri - prosegue Longobardi -.
    Questo è il discorso della reciprocità, basata, appunto, su uno sbilancio. Non è razionale perchè vanno a colpire prodotti che loro in America non producono come l'agrolimentare italiano nè capacità nè forza lavoro per produrlo. Molti prodotti che vengono importati in America sono semilavorati per cui sicuramente avranno un aumento dell'inflazione".
    Secondo il presidente di Confindustria Molise "è troppo presto per fasciarsi la testa. I fattori in gioco sono talmente tanti. Quello che sicuramente è più probabile è che il prezzo più alto lo pachino proprio gli Stati Uniti. In particolare, ampliando la prospettiva, Trump ha messo un gradino sotto tutti.
    Entrando in dettaglio, ai nostri competitor principali nell'automotive, l'ha messo molto più alto. La Cina ha dazi superiori rispetto ai nostri. Di conseguenza, i nostri prodotti alla fine potrebbero essere più competitivi. Non sono così convinto che potrebbe esserci un crollo nei consumi. Tutto dipenderà dall'elasticità della domanda".
    Nell'agroalimentare, secondo Longobardi, potrebbe venirsi a creare una competizione interna con gli Stati Uniti. "Il vino molisano, ad esempio - aggiunge -, potrebbe entrare in teoria in concorrenza con quello californiano. Certamente è un quadro molto complesso. Bisogna essere attenti, vedere come reagiscono i consumatori".
    Il settore più a rischio secondo il presidente di Confindustria Molise è quello dell'automotive che già versa in condizioni pesanti. "Nell'auto - conclude Longobardi - bisogna ripensare a come è stata strutturata la transizione Green".
   
   

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