Nuova giornata di proteste oggi
in Serbia, dove prosegue la mobilitazione degli studenti contro
presidente e governo, accusati di corruzione, scarsa democrazia
e controllo sui media. A Belgrado e Novi Sad vanno avanti da
lunedì sera raduni dinanzi alle sedi della tv pubblica Rts e
della emittente regionale della Voivodina Rtv, che non
riferirebbero in maniera corretta e obiettiva sulle iniziative
del movimento di protesta in tutto il Paese.
Nella capitale nelle prime ore di stamane vi sono stati
momenti di tensione quando i dimostranti hanno cercato di
impedire a un veicolo della polizia di lasciare la zona dopo che
gli agenti avevano scortato giornalisti e dipendenti al loro
ingresso nell'edificio per recarsi al lavoro. In un inizio di
tafferuglio un poliziotto è rimasto leggermente ferito. Il
ministero dell'interno, in un comunicato, ha sottolineato che
gli agenti non hanno fatto uso della forza, e che si è trattato
di una resistenza alle forze dell'ordine da parte dei
dimostranti. A Kraljevo, nel sud del Paese, è in programma per
l'intera giornata odierna una protesta degli studenti, con
cortei e blocchi stradali nei punti principali della città. Per
l'occasione sono giunti a Kraljevo gruppi di studenti da varie
altre località, in bicicletta e anche a piedi, oltre a un gran
numero di agricoltori a bordo di trattori.
A Strasburgo intanto, il gruppo di studenti serbi partiti 13
giorni fa da Novi Sad e giunti ieri sera in bicicletta dopo un
lungo percorso di 1.300 km, hanno in programma oggi incontri con
rappresentanti del Consiglio d'Europa ai quali intendono
presentare le loro istanze e illustrare l'attuale situazione in
Serbia.
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