Ad un mese dall'avvio dalle
Olimpiadi di Paris 2024, i Giochi parigini sembrano ancora
distanti, più che mai eclissati dalle elezioni politiche
anticipate convocate a sopresa dal presidente Emmanuel Macron
per il 30 giugno e il 7 luglio. A trenta giorni dal via, lungo
le rive della Senna, ancora non si è in grado di dire quale sarà
il governo in carica il giorno dell'inaugurazione in
mondovisione. Tutti i sondaggi degli ultimi giorni preannunciano
una debacle del campo macronista - anche se l'attuale
presidente, salvo fantascientifiche soprese, dovrebbe restare in
carica - nonché un trionfo del Rassemblement National (RN), il
partito nazionalista di Marine Le Pen che potrebbe bissare
l'exploit delle recenti elezioni Ue, con oltre il 30% dei
favori.
Nella République travolta dalla crisi politica e già
duramente colpita dal terrorismo, da Charlie Hebdo fino al
Bataclan, la sicurezza resta il tema più sensibile di queste
Olimpiadi, organizzate a cento anni dai precedenti Giochi
parigini del 1924. Poliziotti, gendarmi, prefetti e governo
affermano di essere pronti a superare la sfida olimpica,
nonostante la forte instabilità politica che si aggiunge ad un
clima di tensioni internazionali e minacce elevate, a partire
dall'allerta rossa sugli attacchi cyber rilanciata oggi dal
giornale Le Parisien. ''Tutto è pronto'', assicura l'attuale
ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, intervistato da
CNews/Europe 1, assicurando che qualsiasi ministro possa
eventualmente prendere il suo posto nelle prossime settimane
dovrà solo ''mettere i piedi nelle pantofole'', come dire, non
avrà nulla da temere perché tutto il grosso del lavoro è già
stato minuziosamente svolto a monte. Lo stesso Jordan Bardella,
il ventottenne candidato come futuro premier in caso di vittoria
del Rassemblement National, ''ha detto che c'è un buon ministro
dell'Interno e che questo è positivo per i Giochi. E' un po'
l'omaggio del vizio alla virtù'', ironizza Darmanin, che
potrebbe dover cedere l'incarico dopo il 7 luglio. Intervistati
dall'agenzia France Presse, poliziotti e gendarmi si aspettano
tuttavia un periodo propizio a manifestazioni e a proteste più o
meno violente in caso di assenza di maggioranza politica chiara
in parlamento e Macron ha addirittura evocato il rischio di
''guerra civile'' in caso di vittoria delle estreme. Le
''banlieue non bruceranno'', garantisce Darmanin a quattro
settimane dalla cerimonia di apertura, il 26 luglio, con la
grande parata fluviale sulla Senna, qualcosa di totalmente
inedito nella storia olimpica e in vista della quale, secondo
gli ultimi dati, mancano ancora 400 agenti privati della
security. A presidio della cerimonia inaugurale verranno
scheirati 45.000 agenti mentre la capienza di pubblico è stata
rivista al ribasso, con 326.000 spettatori sui Lungosenna. La
sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha annunciato che farà il
promesso tuffo nella Senna il 15 luglio, dopo aver rinviato
l'evento a causa delle elezioni anticipate e ancora non c'è una
data precisa per il promesso bagno di Emmanuel Macron.
Le acque del fiume parigino, o meglio il loro grado di
inquinamento, sono uno degli argomenti più dibattuti nelle
settimane di avvicinamento alle Olimpiadi. Hidalgo farà una
nuotata nel fiume "dopo il 14, 15, 16 o 17 luglio a seconda del
tempo", ha dichiarato durante un aggiornamento sull'andamento
dei preparativi, perchè in caso di pioggia il livello di
inquinamento delle acque inevitabilmente sale. Nei rilievi
effettuati lo scorso 16 giugno, a 40 giorni dal via, l'acqua
risultava ancora troppo inquinata per potervi autorizzaare le
previste competizioni di nuoto e triathlon ma il prefetto, Marc
Guillaume, si dice tuttavia "fiducioso, insieme con il Comitato
organizzativo, sullo svolgimento delle prove tra fine luglio e
inizio agosto".
Intanto, mentre nella capitale gemellata con Roma cominciano
a vedersi i primi anelli Olimpici - a cominciare da quelli
giganteschi sistemati sulla Torre Eiffel - l'adesione dei
cittadini alla festa sportiva fatica a percepirsi, incluso in
Seine Saint-Denis, il dipartimento a nord della capitale che
concentra diversi impianti olimpici. Seduto su una panchina al
sole, Hicham Bennady, sembra più preoccupato per i potenziali
effetti negativi sul traffico. 'Le Olimpiadi? "Non le sento'',
dice il quarantaduenne impiegato nel campo dell'aeronautica,
secondo cui ''mancano gli eventi, l'animazione. Non ho
l'impressione che abbiano previsto di far partecipare la
popolazione". In tanti, come lui, temono soprattutto ingorghi e
difficoltà di spostamenti e per chi può permetterselo, nei
quartieri più agiati della Ville Lumière, la parola d'ordine
sembra ormai diventata una sola: "Fuggire da Parigi durante i
Giochi".
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