La nota della Santa Sede
sull'Intelligenza artificiale "presenta alcune criticità. Uno
dei limiti principali è la mancanza di prospettive innovative.
Il testo ribadisce concetti già espressi dalla Chiesa senza
introdurre nuovi elementi di riflessione". Il "giudizio" viene
da ChatGpt, la più nota applicazione di intelligenza artificiale
generativa, che è stata "intervistata" per esperimento da
L'Amico del Popolo, settimanale diocesano di Belluno sulla nota
"Antiqua et nova" del Vaticano.
L'intervista è stata "sorvegliata" dai giornalisti, e
sintetizza alcuni spunti di riflessione interessanti sulla nota.
Rispondendo alle domande della redazione, ChatGpt evidenzia
altri elementi critici del documento: "si concentra più sui
pericoli dell'IA che sulle sue opportunità", ha un "approccio
generale e poco operativo... offre principi etici ma non
fornisce indicazioni concrete su come applicarli" e infine
"manca una prospettiva interdisciplinare". Tra i punti di forza,
l'applicazione riporta il fatto che il documento "affronta le
sfide etiche dell'intelligenza artificiale, evidenziando rischi
e implicazioni morali", quindi il richiamo alla responsabilità
etica, l'impatto ambientale dell'IA e la centralità delle
relazioni umane.
"Il nostro settimanale - commenta il direttore Alberto Laggia
- ha voluto, a puro titolo d'esperimento e di curiosità, offrire
ai lettori l''intervista' a ChatGpt, per mostrare quanto possa
fare questa nuova tecnologia. Anche la sintesi del documento e
l'immagine in pagina sono state realizzate applicando l'Ia. La
redazione la usa da tempo, ben sapendo che dev'essere sempre
sorvegliata e diretta dai giornalisti. Abbiamo voluto proporre
questo 'gioco' ispirati da quanto fece The Guardian nel 2020 che
pubblicò in prima pagina un editoriale 'artificiale', il primo
della storia del giornalismo".
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