Non c'è accordo sul risarcimento che
il Comune di Torino e l'Asl 2 dovrebbero destinare ai familiari
di Andrea Soldi, il torinese affetto da schizofrenia morto nell'
agosto 2015 durante un ricovero forzato. I due enti, citati come
responsabili civili all'udienza preliminare, che riprenderà
domani a Palazzo di Giustizia, avevano offerto 400 mila euro, e
i parenti della vittima, secondo quanto si è appreso, ne hanno
chiesti circa 700 mila.
"Il problema - afferma l'avvocato dell'azienda, Gian Maria
Nicastro - è che la nostra controparte ha indicato delle voci di
danno che non si possono ammettere. E' necessario tenere
presente che si tratta di fondi pubblici: la Corte dei Conti non
accetterebbe un versamento con quei parametri. Se l'ordine
arrivasse da un giudice non sorgerebbero problemi. Ma un ente
pubblico non può accollarsi un simile esborso di propria
iniziativa".
All'udienza preliminare verrà vagliata la posizione di tre
vigili urbani e di un medico, tutti accusati di omicidio
colposo.
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