Riduzione in schiavitù: per questo
la Corte d'Assise di Torino ha condannato a 11 anni e 5 mesi e
15 giorni di carcere un albanese di 35 anni e una moldava
venticinquenne. I due sono accusati di aver costretto una
giovane moldava, oggi 21enne ma appena maggiorenne all'epoca dei
fatti, a prostituirsi. La ragazza, costretta a rapporti senza
protezione, in Italia avrebbe contratto l'Hiv. Ad accompagnarla
a sporgere denuncia ai carabinieri di Castellamonte, nel
dicembre 2014, furono altre due prostitute alle quali aveva
raccontato la sua storia. Il pm Livia Locci aveva chiesto nove
anni di carcere per l'imputato e sette per la sua amica.
"Non c'è stata la riduzione in schiavitù - hanno detto in
aula gli avvocati difensori Wilmer e Manuel Perga - La ragazza
era libera di parlare con altre persone, di andare al bar e
aveva pure le chiavi di casa. Inoltre non ci sono le prove per
affermare che la giovane abbia contratto il virus dell'HIV
mentre era in Italia".
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