Riapre al pubblico il Gabinetto del
Segreto Maneggio degli Affari di Stato di Palazzo Reale, a
Torino, ambiente tra i più affascinanti della residenza sabauda,
restaurato grazie a un intervento della Consulta per la
Valorizzazione Beni Artistici e Culturali di Torino, di 100.000
euro.
Realizzato tra il 1730 e il 1740 su commissione del re
Vittorio Amedeo II e poi Carlo Emanuele III, il piccolo ambiente
reca la firma dei più celebri artisti attivi a Torino a
quell'epoca, Juvarra e poi Alfieri; le boiseries e gli arredi
lignei sono di Luigi Prunotto e Pietro Piffetti, la volta è
affrescata da Claudio Francesco Beaumont sul tema de Le virtù di
un monarca, mentre le Storie della Gerusalemme liberata si
devono a Carle van Loo.
Re Vittorio Amedeo volle quello scrigno perché si fidava poco
di tutti, per nascondere importanti documenti e fare incontri
segreti. Quando il re cambiò la disposizione del palazzo, la
zona passò alla regina che ne fece la sua toeletta.
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