Il declino di Torino non è stato superato.
Lo dice, con un titolo provocatorio 'Il futuro è rinviato', la ventesima edizione del Rapporto Giorgio Rota, curato dal Centro Einaudi.
Presenti alla Nuvola Lavazza la
sindaca Chiara Appendino, il vicepresidente di Lavazza, Marco
Lavazza, il numero uno della Compagnia di San Paolo, Francesco
Profumo, l'ad di Banca del Piemonte Camillo Venesio e Virginia
Antonini di Reale Group.
Torino - spiegano i ricercatori - non è rimasta ferma. E'
andata avanti, ma troppo lentamente. E' migliorata in due terzi
degli indicatori, a partire da terziario, mobilità, turismo e
università, ma ha perso terreno su innovazione (brevetti,
export, manodopera qualificata) e sostenibilità (verde,
differenziata). Troppi piani urbanistici, per la mobilità,
ambientali, ma poco coordinati e senza monitoraggio dei
risultati. Il confronto con le altre grandi città italiane
colloca Torino in una posizione medio-bassa del Centro Nord,
talvolta "un anello di congiunzione con il Meridione".
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