"Desta perplessità" il fermo dei
tre indagati per la vicenda della funivia del Mottarone. E'
quanto afferma l'avvocato Alberto De Sanctis, presidente della
Camera penale del Piemonte occidentale: "Il fermo - spiega - è
un istituto funzionale a ridurre il pericolo di fuga, e
utilizzarlo per un reato colposo, su soggetti che hanno famiglia
e risorse sul territorio, mi pare una interpretazione
singolare".
De Sanctis è uno dei numerosi avvocati che negli ultimi giorni
hanno espresso opinioni analoghe rispetto all'iniziativa della
procura di Verbania. "Ovviamente - afferma - non entro nel
merito della vicenda. E' una tragedia immane che crea sgomento.
Il clamore mediatico è inevitabile, ed è comprensibile che si
cerchi di sapere e capire il prima possibile. Ma un processo si
nutre di dubbi, non di certezze maturate in 48 ore. Ci saranno
perizie, accertamenti di vario genere, testimonianze.
L'applicazione del fermo getta subito in pasto all'opinione
pubblica i 'mostri'. Questo mi dà da pensare".
"Il principio della presunzione di innocenza - dice ancora De
Sanctis - secondo la legislazione europea deve essere applicato
anche all'informazione giudiziaria, non solo al processo. E'
naturale che un giornalista si interroghi su cosa è successo. Ma
dare subito per scontate le responsabilità, affrettarsi a
emettere sentenze, non fa bene a nessuno. E' una riflessione che
dovremmo fare tutti noi".
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