Pattuglie della polizia municipale
in bicicletta: succede a Torino nel quadro di "un nuovo servizio
di prossimità e vicinanza ai cittadini". L'operazione è
cominciata nei giorni scorsi nel territorio della Quinta
Circoscrizione: da metà mattina a metà pomeriggio gli agenti
percorreranno le vie del quartiere, nei parchi, nelle aree
pedonali, sulle piste ciclabili e nelle piazze.
L'obiettivo non è ingaggiare improbabili inseguimenti ai
trasgressori al codice della strada, ma monitorare la zona con
maggiore efficacia: a "passo lento", infatti, sarà più agevole,
come spiegano gli operatori, prendere nota dei disservizi e
notare buche, depositi di rifiuti, segnaletiche stradali
sbagliate o incomplete e "di tante altre cose che passando
velocemente in auto o in moto possono sfuggire e passare
inosservate". In caso di necessità sarà chiamata via radio la
Centrale operativa per ottenere il pronto intervento delle
pattuglie motorizzate.
Per il momento si tratta di una iniziativa sperimentale ma
non si esclude si estenderla al resto della città anche perché
"abbiamo già riscontrato il favore dei residenti". "Non si
tratta di tornare indietro - sottolinea il comandante, Emiliano
Bezzon - ma di un andare incontro alle esigenze del tempo. Oggi
più che mai, in questo periodo di grandi incertezze e paure e di
distanze tra le persone amplificate dall'utilizzo sempre più
diffuso delle tecnologie, i cittadini hanno la necessità di
essere rassicurati. Il bisogno di sentire più vicine le
Istituzioni è avvertito come una necessità primaria e chiedere
direttamente un'informazione ai nostri civich sul territorio può
risultare molto più rassicurante che leggere le stesse notizie
su internet. Le persone hanno bisogno del contatto umano e
necessitano di avvertire la presenza delle forze di polizia sul
territorio per sentirsi più sicure".
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