La gestione del servizio di
trasporto pubblico in Piemonte necessita di altri 28 milioni di
euro. Lo ha sottolineato Serena Lancione, presidente della
sezione Piemonte-Valle d'Aosta di Anav (Associazione nazionale
trasporto viaggiatori) all'assemblea annuale che si è tenuta
oggi al Castello di Casale Monferrato (Alessandria).
Lancione, che è amministratore delegato di Gtt (Gruppo
Torinese Trasporti) e recentemente è entrata fa parte del policy
board di Uitp, l'associazione mondiale che raggruppa i
principali operatori e fornitori di trasporto pubblico, ha
ricordato le difficoltà del settore per un insieme di fattori: i
ricavi da traffico lontani dal pre-Covid, anche per effetto
dello smart working, l'aumento generalizzato dei costi,
l'inflazione e il mancato riconoscimento dei 'ristori'. Fattori
che stanno incidendo sull'equilibrio strutturale delle aziende e
"rendono ancora più urgente un intervento ministeriale per
destinare adeguati fondi" per il trasporto pubblico locale
piemontese.
"Ci auguriamo, quindi - ha affermato Lancione - che la
Regione ponga al centro delle politiche di sviluppo del
territorio il Tpl destinando le risorse necessarie sia in conto
esercizio sia in conto investimenti infrastrutturali. La quota
aggiuntiva necessaria, per quanto riguarda la sola gestione del
servizio di trasporto pubblico - ha spiegato Serena Lancione - è
quantificabile in 28 milioni, su un totale di 270 destinati al
settore. Si tratta di circa il 10 per cento, quindi meno del
recupero dell'inflazione".
Un'altra criticità riguarda la 'transizione green': "lo
scenario - ha detto Lancione - rimane incerto per quanto
riguarda la scelta di alimentazione alternativa al diesel,
soprattutto negli autobus extraurbani". E c'è "un perdurante
disallineamento tra urgenza di transizione energetica e
incertezza e nebulosità sul fronte delle infrastrutture
adeguate".
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