Il generale Claudio Lunardo,
comandante provinciale dei carabinieri di Torino, dopo due anni
lascia il capoluogo piemontese, per assumere a Roma il comando
del Reparto Autonomo. "Vado via non in lacrime, ma amareggiato",
ha spiegato Lunardo. "Dopo due anni sono emozionato - ha
aggiunto - ho retto il comando con orgoglio sentendo una grande
responsabilità, visto che l'Arma è nata qui".
Lunardo, durante i saluti ai giornalisti, ha sottolineato di
come a Torino esiste un'importante collaborazione tra forze
dell'ordine e istituzioni. "Ci sono città più complesse di
questa. Torino non è Caivano e ha una peculiarità che riguarda
la condivisione e il lavoro in sinergia con le altre
istituzioni", sottolinea Lunardo, ricordando che per lui il
momento più brutto in questi due anni alla guida del comando
provinciale è stato il caso della bicicletta scagliata dalla
balconata dei Murazzi su Mauro Glorioso, lo studente a 7 mesi
dal fatto è ancora in ospedale per le gravi lesioni subite.
"È il ricordo più amaro e triste. Ci siamo sentiti
emotivamente coinvolti. Siamo stati a fianco della famiglia - ha
spiegato Lunardo - ma nella tragedia abbiamo scoperto anche una
gioventù sana, che ha raccolto i nostri appelli, si è presentata
in caserma e ha contribuito a identificare gli autori del
gesto".
"Il momento più bello invece è stato la collaborazione con il
liceo artistico Cottini. Abbiamo girato più di 200 istituti e
incontrato circa 18mila studenti solo nell'ultimo anno. Abbiamo
dialogato con i ragazzi parlando di come prevenire i futuri
reati", ha concluso. Il successore di Lunardo alla guida del
Comando Provinciale dei carabinieri sarà il colonnello Roberto
De Cinti.
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