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A Torino il quarto Job Film Days, 65 opere da 31 nazioni

A Torino il quarto Job Film Days, 65 opere da 31 nazioni

Con 14 anteprime italiane e focus sull'Africa subsahariana

TORINO, 18 settembre 2023, 16:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Indaga la condizione umana nel lavoro la quarta edizione del Job Film Days, diretto da Annalisa Lantermo, ai cinema Massimo, Centrale Arthouse e Greenwich Village di Torino dal 3 all'8 ottobre. Sono attesi 65 film da 31 nazioni, con 14 anteprime italiane e un focus dedicato all'Africa subsahariana con quattro co-produzioni che raccontano le lotte per i diritti e per il lavoro dalle zone a sud del Sahara. Il festival continua a crescere, anche nel numero di partner (oltre 60) .
    Ad aprire, il 3 ottobre alle 21 al cinema Massimo sarà il film Da-eum-so-hee (Next Sohee) del coreano July Jung, mentre la chiusura sarà affidata a Tres en la deriva del acto creativo (Three in the Drift of the Creative Act) del regista argentino Fernando E. Solana, al Massimo come anteprima nazionale (8 ottobre, ore 20) dopo la cerimonia di chiusura e la consegna dei premi. Nel concorso lungometraggi, al quale sono ammesse anche opere di finzione, sono in gara 7 film per il Premio cinematografico Lavoro 2023 Jfd Inail Piemonte. La giuria è presieduta da Paolo Mereghetti, critico cinematografico del Corriere della Sera, e composta da Giulia Muggeo (docente al Dams di Torino), Ike Nnaebue (regista con un film fuori concorso al festival nel focus africano), Antonella Onofri (direttrice Inail Piemonte) e Filippo Ticozzi (regista). Le proiezioni saranno precedute da brevi pillole realizzate da Rai Teche. Sono in totale 50, tratte da La donna che lavora (1959), inchiesta di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi sulla condizione della donna nell'Italia di fine anni Cinquanta.
    "Questa quarta edizione - spiega Lantermo - consolida il legame che il festival ha costruito con il territorio, rafforzando le collaborazioni con i partner precedenti e inserendone di nuovi, con il risultato di presentare con i film ed eventi realtà molto diverse del mondo del lavoro e anche il modo diverso di fare cinema o di utilizzo degli archivi".
   
   

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