Radici, il festival dell'identità
(coltivata, negata, ritrovata) archivia la prima edizione con
successo di pubblico, conversazioni e discussioni. Il progetto,
promosso dalla Fondazione Circolo dei lettori con il contributo
della Regione Piemonte - Assessorato Regionale all'Emigrazione e
curato dallo scrittore Giuseppe Culicchia, ha accolto un
pubblico di 2.500 persone nel corso di 23 appuntamenti tra le
sale di Palazzo Graneri della Roccia e il Cinema Centrale,
affollato alla mezzanotte da mercoledì a sabato da studenti e
cinefili per le proiezioni di alcuni film iconici per i temi del
festival: L'Odio di Mathieu Kassovitz, Il Sorpasso di Dino
Risi, Good Bye, Lenin! di Wolfgang Becker, Gatto nero, gatto
bianco di Emir Kusturica.
Dal 1 novembre a oggi, gli artisti di Radici si sono
interrogati su una nessuna e centomila identità: l'identità
individuale e l'identità dei popoli, l'identità di una comunità
e quella di una nazione; l'identità come idea che un individuo
ha di sè.. Tante le protagoniste e i protagonisti di questa
prima edizione del festival di Giuseppe Culicchia, a cominciare
da Bret Easton Ellis, a Torino in occasione del suo ritorno al
romanzo Le Schegge, uscito per Einaudi e tradotto dal curatore
di Radici. Si sono poi susseguiti nella Sala Grande del Circolo
dei lettori Emir Kusturica, Ingo Schulze, Stefania Rocca, Maria
Grazia Calandrone, Enzo Bianchi, Giordano Bruno Guerri, Ilide
Carmignani, Ruth Dureghello, Paolo Nori, Paolo Di Paolo,
Marcello Veneziani, Farian Sabahi, Franco Cardini, Roberto
Alajmo, Javier Chiabrando, Paola Agosti e i racconti dei
piemontesi d'Argentina tra i quali Hernan Trossero, Alejandra
Gaida e Laura Moro a rappresentare la FAPA - Federazione delle
Associazioni Piemontesi d'Argentina.
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