Unire tutte le generazioni -
bambini, giovani e adulti - nel nome della pace. È l'obiettivo
del Sermig di Torino, fondato da Ernesto Olivero, che rilancia
l'impegno per un anno senza la guerra con due iniziative: il
Cenone del digiuno e la Marcia per la pace.
La giornata del 31 dicembre ruoterà intorno al tema
"Costruiamo il futuro con la pace" Nel pomeriggio alle 14,
appuntamento in piazza Vittorio Veneto a Torino per "2024 Passi
di Pace", una camminata intergenerazionale per le strade del
centro fino in piazza San Carlo dove si svolgeranno varie
attività. L'invito è soprattutto a bambini, ragazzi e giovani
con le famiglie, ma anche agli adulti. Nel corteo, solo bandiere
della pace e un gesto concreto di solidarietà: la raccolta di
generi alimentari a lunga conservazione per le missioni
umanitarie promosse dall'Arsenale della Pace.
Sarà proprio l'ex fabbrica di armi di Borgo Dora a ospitare
il tradizionale Cenone del digiuno, una serata di riflessione e
testimonianze a cui parteciperanno giovani e adulti da tutta
Italia. A partire dalle 20,30 negli spazi dell'Arsenale
risuoneranno le storie di donne e uomini di ogni tempo testimoni
di pace. I partecipanti saranno invitati a devolvere
l'equivalente che avrebbero speso per il cenone di capodanno ai
progetti di solidarietà rivolti alle popolazioni colpite dalla
guerra in Medio Oriente. La serata proseguirà con la Marcia
della pace che, dopo aver fatto tappa alle 22.30 alla Piccola
Casa della Divina Provvidenza del Cottolengo, si concluderà nel
Duomo di Torino dove l'arcivescovo Roberto Repole celebrerà la
Messa.
"In un mondo che fa fatica a sperare vogliamo ricordare che
la pace inizia dalle vite di ognuno. La logica della guerra
sembra più forte, ma chi ci impedisce di andare in un'altra
direzione? È quello che vogliamo provare a fare insieme a tanti
giovani e adulti" spiegano Ernesto Olivero e Rosanna Tabasso del
Sermig.
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