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'Minacciati e arrestati', Torino parla degli avvocati in Iran

'Minacciati e arrestati', Torino parla degli avvocati in Iran

Incontro a Palazzo di giustizia per la giornata

TORINO, 24 gennaio 2024, 18:31

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Avvocati intimiditi, perseguitati, arrestati. La condizione della giustizia in Iran è stata illustrata oggi a Torino in un incontro organizzato nell'ambito della 'Giornata internazionale degli avvocati minacciati e in pericolo'.
    "A un anno dall'inizio delle proteste seguite alla morte di Jina Mahsa Amini nel settembre del 2022 - ha detto Deniz Ali Asghari Kivage, avvocata, esponente del Coordinamento degli iraniani a Torino e del consiglio direttivo dell'associazione Città per le Donne - stiamo assistendo a un rafforzamento della normativa esistente. La nostra categoria è una delle prime a risentirne. Il fatto è che colpire l'avvocatura significa dare un segnale preciso alla popolazione".
    "Fra il settembre del 2022 e il maggio del 2023 - è stato spiegato - almeno 66 avvocati della difesa sono stati arrestati dalle forze dell'ordine iraniane, impedendo così loro di chiedere giustizia per attivisti e manifestanti arbitrariamente arrestati. Almeno 54 avvocati iraniani che avevano espresso sostegno a favore della famiglia di Jina Mahsa Amini dopo la sua morte sono stati convocati in tribunale". Si è poi parlato del sequestro dei beni alle toghe 'sgradite', della revoca del passaporto, della presa in consegna dei cellulari. "Ai difensori delle persone accusate di reati di 'propaganda contro il regime' - è stato ancora detto - non hanno accesso al fascicolo processuale. Non solo. Il concreto pericolo di essere accomunati agli imputati gli impedisce di esprimere liberamente la propria tesi".
   

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