Oltre 170 imprese piemontesi e
alcuni grandi player internazionali hanno partecipato
all'incontro 'Opportunità per l'economia del territorio' sulla
linea 2 della metropolitana, organizzato da Unione Industriali
Torino, Confindustria Piemonte, Ance Torino con Infra.To, per
illustrare le ricadute economiche generate non solo dalla opere
di costruzione e allestimento, ma anche dalla conversione di
vaste aree nei quartieri interessati dal tracciato.
"E' un progetto importante per la città e rappresenta anche
un'opportunità per le imprese piccole medie e grandi del
territorio, che sono spesso leader di filiere per design,
tecnologia e qualità. Vogliamo che la Metro2 faccia sentire
tutti, aziende e cittadini, parte di un passaggio decisivo per
lo sviluppo della città" ha spiegato Marco Gay, presidente
dell'Unione Industriali Torino.
"Parlare concretamente di una seconda linea della
metropolitana, dopo quasi 20 anni dall'inaugurazione della linea
1, è strategico per Torino e per l'area metropolitana.
Auspichiamo che nelle gare, nel pieno rispetto della normativa,
vengano tenute in conto le imprese locali. Solo così potranno
essere garantite occasioni di lavoro alle piccole e medie
imprese" ha aggiunto Antonio Mattio, presidente dell'Ance
Torino. "Il cronoprogramma, dopo la nomina del commissario
straordinario, prosegue: a luglio Infra.To ha bandito la prima
gara per le prestazioni di supporto al project management
dell'opera. Questo permetterà di mettere a bando entro il 2025
le gare per la scelta del sistema di segnalamento e del
materiale rotabile e le opere civili" 'ha spiegato l'assessore
all'Urbanistica Paolo Mazzoleni.
"Ci sono 1,8 miliardi per la linea 2 da Rebaudengo a Porta
Nuova, ci auguriamo che arrivino, in corso d'opera, anche i 550
milioni per raggiungere il Politecnico: una prosecuzione che
metteremo a bando come tratto opzionale. In totale oltre 2
miliardi di euro che dovranno essere divisi su due grandi voci
di spesa: treni e sistema di gestione dei treni (450 milioni) e
il resto per le opere civili, le stazioni, gli impianti non di
trazione e così via" ha detto Bernardino Chiaia, commissario
straordinario per la Metro 2 e presidente di Infra.To.
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