Si sono insediati oggi, 19 luglio,
gli organi direttivi della Fondazione Icsc, che gestirà uno dei
cinque Centri nazionali previsti dal Pnrr "Piano nazionale di
ripresa e resilienza". Nasce così il Centro nazionale di ricerca
in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing che,
proposto dall'Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare),
conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto il territorio
nazionale tra cui il Politecnico di Torino. L'apporto del
Politecnico si concentrerà su tre aree. La prima, fondamentale
per lo sviluppo del futuro dell'High Performance Computing,
riguarda lo studio di nuove tecnologie e sistemi hardware, ma
anche tecnologie e strumenti software per i sistemi Hpc. Il
secondo ambito riguarda invece gli aspetti computazionali legati
alla modellazione multiscala con l'utilizzo di strumenti Hpc e
Big Data per applicazioni nei vari campi dell'ingegneria, dalla
meccanica all'aerodinamica, solo per citarne alcune; in questo
ambito le soluzioni Hpc consentono di risparmiare tempo, quindi
di accorciare e rendere meno costosa la fase di modellazione e
ottimizzazione dei prototipi. Il Politecnico seguirà infine le
attività legate alla progettazione, realizzazione, manutenzione
e diffusione di tecnologie abilitanti per la simulazione
numerica ad alte prestazioni di nuovi materiali e sistemi
molecolari: un'altra applicazione dell'Hpc che permette di
sviluppare "supermateriali" con caratteristiche testate,
appunto, grazie agli strumenti di calcolo e che trova
applicazioni, ad esempio, nei prodotti farmaceutici.
Il budget complessivo del Politecnico sul progetto è di 1,9
milioni di euro. "La partecipazione del Politecnico di Torino -
ha commentato il professor Matteo Sonza Reorda, vicerettore per
la ricerca del Politecnico - è la logica conseguenza della
riconosciuta eccellenza espressa dall'ateneo nella ricerca e nel
trasferimento tecnologico in questo settore".
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