Sono stati già osservati a febbraio,
in Puglia, i primi adulti di 'sputacchina', l'insetto vettore
della xylella fastidiosa, batterio killer degli ulivi. Lo
riferisce Coldiretti Puglia che spiega che il rilevamento è
stato fatto a Casarano in provincia di Lecce e sottolinea,
"l'importanza del monitoraggio per rilevare i potenziali vettori
contaminati accelerando sul Piano anti xylella 2022".
La causa, secondo l'associazione di categoria, potrebbe essere
ricercata nei cambiamenti climatici visto che, "negli anni
scorsi - è specificato - nella stessa località l'osservazione
del primo adulto è stata effettuata rispettivamente l'11 aprile
nel 2017, il 17 aprile nel 2018, il 22 marzo nel 2020 ed il 6
aprile 2021".
Secondo uno studio basato su 7 esperimenti realizzati nel corso
di due anni in Piemonte e Puglia, riferisce Coldiretti,
consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita
dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina
(indispensabile per la loro successiva identificazione), il
rilascio e successive prove di ricattura a distanze
predeterminate dai punti di rilascio, la distanza media percorsa
in un giorno è di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato.
Nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione, invece,
il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto
iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.
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