"Il suo sogno era aiutare chi è in
difficoltà a realizzare i propri desideri e sono certa che
sarebbe orgoglioso di quanto stiamo facendo". Antonella
Inchingolo è la moglie di Paolo Abbasciano, morto lo scorso anno
in un incidente stradale avvenuto alla periferia di Barletta
quasi un mese prima del suo 40esimo compleanno. Che ieri è stato
festeggiato ad Andria, città in cui viveva e in cui gestiva un
locale con la moglie, non solo con musica e buon cibo ma anche
con tanta solidarietà. Perché il party dedicato a Paolo è stata
l'occasione per raccogliere fondi da donare alla fondazione per
le neurodiversità della città. La serata è stata intitolata
"Gran galà fra le stelle" proprio "perché Paolo è la stella che
ci guarda da lassù", sorride commossa Antonella convinta che "la
serata sia un modo per dare speranza nonostante il dolore che ci
ha colpito". "Siamo onorati di essere stati individuati come
destinatari di questa iniziativa. E credo sia un atto da
emulare", commenta Francesco Bruno, presidente della fondazione
che "si preoccupa" non solo "di dare assistenza sanitaria e
socio sanitaria a persone con disturbi dello spettro autistico
autismo" ma anche di promuovere "progetti di inserimento nel
mondo del lavoro, di inclusione sociale e di formazione
scientifica". Il party benefico è stato patrocinato dai Comuni
di Andria, Barletta e Canosa di Puglia. "La fondazione pugliese
per le neurodiversità - prosegue Bruno - ha un progetto
ambizioso: creare un centro di eccellenza nel nostro territorio
che si possa occupare dell'autismo, dalla diagnosi precoce fino
al dopo di noi. È un progetto unico che abbiamo prototipato con
numerose università e stakeholders internazionali". "A un anno
di distanza dalla morte di Paolo, riempie il cuore di gioia
sapere che la sua famiglia, i suoi amici abbiano pensato di
legare alla sua memoria la beneficienza- conclude Giovanna
Bruno, sindaca di Andria - aver scelto un progetto a futuro
memoria della fondazione riempie di orgoglio".
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