Nel 2024 l'Arca - l'Agenzia regionale
per la casa e l'abitare - ha denunciato 57 occupazioni abusive
di case popolari nella città di Bari. Oltre queste, altre 30
occupazioni sono state sventate grazie al lavoro delle forze
dell'ordine. In totale, sono 571 (su 8500) le case di proprietà
dell'Arca occupate abusivamente in tutta la città, mentre
nell'intera regione sono circa 4mila su un totale di 65mila. Lo
ha reso noto l'amministratore unico di Arca Puglia, Piero De
Nicolo, ai cronisti presenti sul luogo dello sgombero di una
casa popolare nel quartiere Japigia di Bari, occupata
abusivamente da Rossanne Palermiti, nipote del boss Eugenio.
Il verbale dell'esecuzione dello sfratto è stato consegnato
alla donna pochi minuti fa. Nel corso delle operazioni, gli
operai hanno montato una porta blindata che servirà a prevenire
ulteriori occupazioni. La porta è installata davanti a quella
d'accesso, dal lato del pianerottolo, mentre nell'appartamento è
stata installata una telecamera - su un muro di fronte
l'ingresso - che rileva i movimenti ed è collegata direttamente
con le forze dell'ordine. In caso di effrazione, quindi, partirà
un allarme che segnalerà l'intrusione.
Nell'appartamento sono state lasciate la cucina, la camera da
letto matrimoniale, parte del soggiorno e il bagno, di proprietà
del collaboratore di giustizia Filippo Cucumazzo. L'uomo aderì
al programma di collaborazione nel 2021 e fu assegnato a una
località protetta, ma quando nel dicembre di quell'anno la
moglie tornò in casa per prendere gli effetti personali trovò
Palermiti (indagata per l'occupazione abusiva nell'ambito
dell'inchiesta della Dda 'Codice interno'). L'occupazione
abusiva fu denunciata dall'Arca nel 2021, e dalla denuncia è
partito un iter che ha portato oggi allo sfratto. I mobili di
Palermiti sono invece stati smontati e portati in un deposito al
piano terra della palazzina messo a disposizione di un altro
assegnatario di alloggio. Palermiti si è trasferita dal padre,
al terzo piano della stessa palazzina.
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