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D'Elia,'avrei detto a ragazzi che violenza non è lotta politica'

D'Elia,'avrei detto a ragazzi che violenza non è lotta politica'

UniFg annulla evento su terrorismo con ex dirigente Prima linea

FOGGIA, 24 marzo 2025, 11:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(v. 'Annullato evento su terrorismo con D'Elia...' delle 10:04) "Per i ragazzi presenti all'università sarebbe stato utile sapere che il peccato originale non sia né a destra né a sinistra, ma sta nella concezione della violenza come forma di lotta politica. Questo volevamo fare capire ai ragazzi oggi". Lo ha detto Sergio D'Elia, ex dirigente di Prima Linea e segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino, durante una conferenza stampa organizzata dopo l'annullamento dell'evento 'Mai più terrorismo' previsto questa mattina all'università di Foggia. La sua partecipazione aveva scatenato polemiche e UniFg ha deciso all'ultimo momento di annullarlo "per motivi di sicurezza". "Siccome io ne ho fatto esperienza - ha proseguito - forse avrei avuto qualche titolo per dire non seguite la mia strada, quella di 50 anni fa. Non è vero che il fine giustifica i mezzi, non è vero che la violenza è elevatrice della storia. Sarebbe stato utile per ragazzi di 17-18 anni (avrebbero partecipato anche studenti di istituti superiori), coetanei di quelli che sono stati assassinati per questa visione di ritenere il proprio nemico uno da uccidere, da abbattere, e non uno con cui cercare un dialogo".
    D'Elia ha evidenziato che si voleva parlare di terrorismo e ha domandato "cosa dovevamo fare: mettere insieme uno delle Br e uno dei Nar per equilibrare? Il merito di questa iniziativa era celebrare la vita di due giovani vittime dei confini della visione identitaria, settaria ma alimentata da odio ideologico (Benedetto Petrone, militante comunista barese ucciso nel '77; e Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel '75, ndr)".
    L'università, ha concluso, è "il tempio del sapere e se non c'è il confronto, il dubbio, il dialogo tra saperi diversi diventa un luogo monotono, un cimitero della saggezza. Le persone che oggi non sono venute hanno deciso che quel luogo non andava frequentato perché erano presenti persone diverse da sé, hanno manifestato di non essere liberi, di essere in un recinto ideologico".
   

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