"A 30 anni dall'approvazione di
questa eccezionale legge, che ha saputo rispondere ai bisogni di
milioni di persone, è necessario rilanciare un dialogo che parta
dai diritti delle persone con disabilità, assumendo come punto
di riferimento la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti
delle persone con disabilità". Così Paola Binetti, presidente
dell'Intergruppo Parlamentare per le Malattie Rare in apertura
del webinar promosso dall'Osservatorio Malattie Rare (Omar) in
occasione dei 30 anni dall'approvazione della legge 104.
Quindici anni fa, il 30 marzo 2007, l'Italia, precisa
Binetti, "ha sottoscritto il protocollo attuativo dell'Onu, ma
sono molte le cose che da allora sono rimaste in sospeso e il
recente Decreto-legge elaborato dal Ministero della Disabilità
ha un carattere ancora troppo generale e va tradotto in decreti
attuativi concreti. L'inserimento dei più giovani nella scuola e
l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro sono ancora
largamente inadeguati. I servizi che vengono offerti sono
frammentari e alla figura del caregiver non viene offerta
nessuna garanzia, né sul piano personale, né su quello
professionale".
Secondo la Convenzione Onu, non devono esserci differenze tra
persone con e senza disabilità, ha ricordato Laura Baldassarre,
segretaria generale Comitato Interministeriale per i Diritti
Umani del Ministero degli Affari Esteri. In linea con questo
obiettivo, ogni Stato, ha aggiunto, "è tenuto a presentare un
rapporto dettagliato sulle misure prese per adempiere ai propri
obblighi e sui progressi conseguiti. In Italia è stato istituito
l'Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con
disabilità che ha la funzione di promuovere l'attuazione della
Convenzione ed elaborare il rapporto insieme al Comitato
Interministeriale dei Diritti Umani. Ma c'è ancora molto da
fare".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA