Spiegare le novità previste dalla
recente riforma della disabilità, operativa dall'1 gennaio 2025
in via sperimentale in nove province italiane, tra cui Firenze,
e gli aspetti del certificato medico introduttivo. E'
l'obiettivo di un webinar promosso nei giorni scorsi dalla
Direzione provinciale dell'Inps di Firenze in collaborazione con
l'Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri
fiorentinim rivolto ad una platea specialistica di medici
certificatori dell'invalidità civile. L'appuntamento, si
spiega in una nota, moderato da Lucia Ferri, direttrice
provinciale dell'Inps di Firenze, è stato finalizzato
all'illustrazione della nuova procedura informatica funzionale
alla trasmissione del certificato introduttivo da parte dei
professionisti medici abilitati. Nel suo saluto introduttivo, il
direttore regionale dell'Inps Toscana Maurizio Emanuele
Pizzicaroli ha rimarcato il ruolo dell'Istituto che con
approccio proattivo accetta le nuove sfide assegnategli dal
legislatore: questo primo avvio della riforma della disabilità
in via sperimentale sarà utile a calibrare le modalità operative
in modo da realizzare un sistema efficiente ed inclusivo per
quella parte di utenza particolarmente fragile in ragione dello
stato di disabile. Elisabetta Alti, direttore del Dipartimento
di medicina generale dell'Asl Toscana centro, ha illustrato i
punti salienti della riforma, che a livello nazionale entrerà in
vigore dal 2026, focalizzando gli aspetti operativi di maggior
interesse per i medici certificatori. Alessandra Meucci, capo
progetto informatico Area inclusione e invalidità civile Inps e
a Carlo Blasi, responsabile Uoc medico legale Inps di Firenze e
coordinatore regionale Toscana, hanno illustrato i passaggi
tecnici della procedura informatica e risposto ai quesiti dei
medici intervenuti sulle modalità per ricevere le abilitazioni
necessarie e sul corretto inserimento in procedura dei
certificati redatti. L'incontro, si sottolinea ancora, ha
contribuito a chiarire i dubbi e le difficoltà che i medici
certificatori dell'invalidità civile avevano lamentato in questo
primo avvio della nuova disciplina, dovuti soprattutto al
fattore novità dell'iter procedurale che sicuramente il tempo e
la pratica contribuiranno ad attenuare.
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