FIRENZE - "Una riforma che dovrebbe essere a vantaggio dei cittadini" ma che nei fatti "produce disagi alle persone fragili e alle loro famiglie. E' quanto sta accadendo con la prima fase della riforma su invalidità civile e disabilità prevista dal decreto legislativo 62 del 2024". Così la Cisl Firenze-Prato che stamani ha partecipato a un incontro di coordinamento fra direzione Inps di Firenze e sindacati confederali che hanno da tempo evidenziato il problema. La sperimentazione è stata avviata in 9 territori italiani tra cui Firenze, "la città più grande tra quelle prescelte".
"Il problema - spiega la Cisl - nasce da una situazione organizzativa gravemente carente per attuare la legge": occorrerebbero "investimenti aggiuntivi di cui nessuna sede Inps è stata dotata", "la piattaforma on line fino a pochi giorni fa non era operativa"; a rilasciare il certificato che fa partire la pratica dovrebbero essere i medici, a cominciare da quelli di base, ma "la maggior parte di loro non ha aderito alla sperimentazione e chi lo fa chiede cifre 'abnormi'; mancano ancora "tempi certi per prendere in carico la richiesta e procedere al riconoscimento mentre le sedi Inps in cui sarà presente la Commissione tecnica di valutazione delle richieste saranno al momento solo 3", numero "oggettivamente insufficiente rispetto all'utenza di un territorio così vasto come la provincia di Firenze".
Il sindacato, nell'incontro con l'Inps, ha chiesto di "predisporre con urgenza i necessari correttivi e rafforzamenti e di agire, se necessario, anche sul livello nazionale, con modifiche organizzative e la richiesta di indispensabili proroghe prima di passare a regime".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA