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A Luogosanto tra vini premiati e cucina tipica di una volta

A Luogosanto tra vini premiati e cucina tipica di una volta

All'azienda Canu si fa tutto in casa, dal pane alle seadas

LUOGOSANTO, 08 luglio 2022, 10:17

Redazione ANSA

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Nato alla fine degli anni Ottanta, tra i primi nel nord Sardegna, l'Agriturismo Canu, nelle campagne di Luogosanto, ha da poco riaperto i battenti per la stagione estiva. Non solo cucina tipica sarda per l'azienda che oggi produce anche tre vini di successo con il marchio Cantina Canu: il cannonau Doc Porteddu, il rosato Bibi e il bianco Deispanta, un vermentino di Gallura Docg, tutti curati dall'enologo Andrea Pala, premiato di recente come miglior giovane enologo d'Italia.
    L'agriturismo, creato da Daniele Nolis e la moglie Giovanna Cadau, originari di Fonni, oggi novantenni e in pensione, è gestito da uno dei figli, Antonello Nolis, mentre nell'azienda sono entrati come soci l'imprenditore Carlo Cualbu (già fondatore e creatore dello Sporting Club di Fonni) e sua figlia Carla che dopo gli studi e le prime esperienze di lavoro all'estero, ha deciso di tornare nella sua terra d'origine.
    I prodotti sono tutti di produzione propria, dai salumi al pane fatto in casa, ai chiusoni galluresi, zuppa gallurese, ravioli e seadas tutti fatti rigorosamente a mano, porchetto allo spiedo, oltre alle verdure dell'orto e le uova delle galline.
    Sede dell'agriturismo è un antico stazzo del 1880, posizionato all'interno di un terreno di 240 ettari di bosco, olivastri e granito. Nei registri del tempo il mappale era denominato "Canu" sin dal 1800, nome scelto dai coniugi Nolis per la loro attività. Negli anni è diventato il punto di riferimento della zona per le cene sarde tipiche, con tanti turisti che arrivano dalla vicina Costa Smeralda per immergersi nella natura di questo angolo di Gallura e provare la vera cucina sarda.
    Una campagna devastata da un grosso incendio nel 2010, che sembrava metter fine al progetto costruito con fatica e sognato dalla famiglia Nolis. Si salvò solo lo stazzo.
    "Io e mio padre - racconta Carla Cualbu - abbiamo deciso di metterci in società con Antonello per far ripartire l'azienda e acquistando gli ettari vitabili abbiamo fatto impiantare alcune barbatelle di vermentino e cannonau. Nel 2019 la prima vendemmia e l'anno successivo la Cantina Canu nasce ufficialmente, con i primi due vini, il Vermentino di Gallura DOCG Deispanta e il Cannonau doc Porteddu. I nomi - racconta ancora Carla - derivano dai soprannomi delle nostre famiglie. Infatti a Fonni, dal momento che si chiamavano più o meno tutti con gli stessi cognomi, si usava attribuire un soprannome per distinguere i vari sottogruppi familiari. Il marchio è una vite stilizzata ma anche un focolare, reso speculare, perchè il focolare rappresenta la famiglia ma allo stesso tempo aveva rischiato di distruggere tutto. Ora stiamo lavorando alla riserva di Cannonau e abbiamo in progetto anche una spumantizzazione metodo classico del Vermentino di Gallura, perchè pur avendo già preso due ori con Porteddu (Grenaches du monde e Vinoway) e 92 punti al Vinitaly con il Deispanta, non intendiamo di certo fermarci qua", conclude Carla Cualbu.
   

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